2017: il Tallero della solidarietà
Una tradizione secolare, quella dell'Epifania di Gemona. Una cerimonia che quest’anno si fa ancora più ricca. Saranno infatti presenti i sindaci di Amatrice e di Norcia
GEMONA DEL FRIULI – Una tradizione secolare, quella dell'Epifania del Tallero. Una cerimonia che quest’anno si fa ancora più ricca. Saranno infatti presenti i sindaci di Amatrice e di Norcia, Sergio Pirozzi e Nicola Alemanno. Con loro anche i presidenti dei Consigli Regionali di Abruzzo, Lazio e Umbria. Non mancheranno poi i rappresentanti dei comuni gemellati a Gemona (Fossa, Foligno, e Quistello), della Regione Fvg e della Provincia di Udine.
Una tradizione che si rinnova sin dal Medioevo
Una tradizione carica di significati e di simboli. Gemona e il Tallero rappresentano dunque un binomio inscindibile nelle cronache delle celebrazioni epifaniche del Friuli. Una tradizione consolidata, che ha mantenuto da sempre la sua ossatura fondamentale, fatto salvo, come è naturale, qualche aggiustamento o arricchimento figlio dello scorrere dei tempi. Il cerimoniale, che si evince dalle cronache del tempo, era un rituale formale e ricco d’ufficialità. Una vera e propria occasione istituzionale di riconciliazione tra le autorità religiosa e civile contraddistinta da un estremamente fiscale quanto coreografico protocollo.
Ancora un anno ricco di significati
Una cerimonia carica di significati anche quella del 2017, come anticipato. Già l’anno passato, infatti, il 6 gennaio ha dato il via agli eventi che hanno poi caratterizzato l’intero 2016: 40° anniversario dal terribile terremoto del 1976 e che vide in Gemona una delle località più colpite dal sisma. Accanto a ciò si celebrava inoltre la riapertura del Duomo, dopo la decennale opera di ricostruzione, e la consacrazione episcopale di monsignor Pietro Brollo. Quest’anno non sarà da meno. La scelta di accogliere i sindaci delle cittadine maggiormente colpite dal sisma che ha raso al suolo molte località del centro Italia lo scorso agosto, non è casuale, ma è un forte gesto di vicinanza e solidarietà.
La cerimonia
L’appuntamento è quindi fissato per le 9.30 del 6 gennaio, circa, con l’arrivo dei corteggi storici sotto la Loggia Municipale. Alle 10 è in programma invece il solenne saluto del ‘Capitano del Popolo’ che darà lettura ufficiale – tra squilli di trombe e rulli di tamburi – al proclama di consegna del Tallero. Allieterà tale scenario, come tradizione vuole, lo spettacolo degli sbandieratori. Poco dopo, alle 10.15 circa il corteo storico, al suono dei tamburi che cadenzano l’incedere delle dame e dei cavalieri, accompagnerà il sindaco e le autorità civili fino al magnifico Duomo romanico-gotico di Santa Maria Assunta dove, alle 10.30, verrà celebrata la tradizionale Messa del Tallero. Durante la funzione religiosa la comunità civile, rappresentata dal sindaco, offre alla Chiesa, nelle mani dell'Arciprete, un dono concreto rappresentato da un tallero d'argento, come segno di sottomissione del potere temporale a quello spirituale. La cerimonia è ricca di gesti rituali, che sono praticamente rimasti immutati fino a oggi, e sono gli stessi che la Magnifica Comunità di Gemona ha compiuto per secoli e secoli.
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