2 maggio 2024
Aggiornato 04:00
Dal 29 novembre al 3 dicembre

Con Suns Europe, Friuli capitale dell'Europa, unita nella diversità!

Cominciano i preparativi per l'edizione 2016 del Festival europeo delle arti performative nelle lingue minoritarie. In rete il nuovo sito e il bando di partecipazione. Una festa di voci, suoni e visioni

UDINE - Udine e il Friuli si preparano ad essere nuovamente il cuore pulsante dell'Europa, della creatività e della diversità linguistica e culturale. Tra meno di due mesi, dal 29 novembre al 3 dicembre, ritorna Suns Europe, il Festival europeo delle arti performative nelle lingue minoritarie, la cui prima edizione si è tenuta con successo lo scorso anno. La manifestazione, nata con il sostegno dell'ARLeF (Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane), il coordinamento della cooperativa Informazione Friulana e la collaborazione di una serie di soggetti privati e pubblici del Friuli e di altre regioni d'Europa, a partire dalla cooperativa Punto Zero, dal Comune di Udine e dal Teatro Nuovo Giovanni da Udine, chiama a raccolta pubblico e artisti da tutto il continente. Lo fa attraverso la rete, dove già da qualche giorno è attivo il nuovo sito web, all'indirizzo www.sunseurope.com.

Il bando
La nuova vetrina virtuale della rassegna presenta, in particolare, il bando di partecipazione alla manifestazione, aperto a tutti coloro che producono musica, audiovisivo e letteratura utilizzando una delle lingue minoritarie del continente. Il sito www.sunseurope.com, oltre a permettere la consultazione del bando, permette agli artisti interessati di inoltrare la loro candidatura, compilandola direttamente sul sito, attraverso una pagina predisposta anche per la trasmissione di tutti i materiali testuali, sonori e audiovisivi necessari.

Il termine per concorrere è fissato per il 1° ottobre
Come spiega Leo Virgili di Informazione Friulana, Radio Onde Furlane, conosciuto musicista e direttore artistico di Suns Europe, «C'è molto interesse nei confronti della manifestazione. In questi mesi abbiamo ricevuto molte richieste di informazioni e aggiornamenti in merito, dalla Sardegna alla Finlandia, dall'Irlanda alla Russia, dalla Galizia al Galles. Il bando è in rete da qualche giorno e sono già arrivate le prime candidature».

Il premio
Suns Europe assegnerà un premio alle migliori produzioni nelle lingue minoritarie del continente e porterà in Friuli espressioni musicali, letterarie e audiovisive dell'Europa una e plurale, che vuole essere veramente unita nella diversità. Anche quest'anno la manifestazione, che vuole mettere in rete individui e entità associative e istituzionali espressione delle diverse comunità di lingua minorizzata, dal Mediterraneo al Polo  e dall'Atlantico agli Urali, punterà la sua attenzione sulla musica, sulle produzioni per il piccolo e il grande schermo e sulle opere in cui la protagonista principale sarà la parola scritta e recitata, tra narrativa, poesia e teatro. «L'esordio dello scorso anno è stato decisamente positivo – è il commento del presidente dell'ARLeF, Lorenzo Fabbro – e Suns Europe ha fatto conoscere il Friuli in tutta Europa, portando l'Europa qui da noi. Quest'anno si riparte da quell'esperienza, con lo stesso entusiasmo e con qualche riconoscimento internazionale in più, da parte del Consiglio d'Europa e della Rete europea per la promozione della diversità linguistica (NPLD). Il tutto da valore a questo progetto e più in generale promuove la peculiarità multilingue della nostra regione per quello che è: un patrimonio, un diritto e un'opportunità per sviluppare relazioni positive con gli altri, senza limiti e senza pregiudizi, come emerge proprio da questa esperienza e da altre iniziative di successo con le quali Suns Europe è in contatto, a partire da Donostia-San Sebastian, Capitale europea della cultura 2016».

Un'occasione di incontro e confronto
Forte anche dall'inserimento nella rete EFFE (Europe for Festivals – Festivals for Europe), Suns Europe sarà un'altra volta un'occasione privilegiata di incontro e confronto tra individui, gruppi, lingue, territori e comunità. Minoranze e nazionalità di tutto il continente, che tirano fuori la lingua e raccontano se stesse e il mondo dal loro punto di vista. Suoni, visioni, parole, idee, espressioni di identità esistenti e resistenti, che si conoscono, si riconoscono e si fanno conoscere e riconoscere in maniera dinamica e creativa.