20 gennaio 2025
Aggiornato 00:00
Fino a domenica 11 settembre

Aperta l'edizione 2016 di Friuli Doc

Migliaia di persone in piazza Libertà per il taglio del nastro della kermesse del gusto. Ospite d'onore lo chef puri stellato Carlo Cracco. Le parole della presidente Serracchiani

UDINE - «Friuli doc è stato uno dei primi eventi capace di mettere insieme la cultura, la storia la tradizione e l'enogastronomia. Abbiamo lavorato molto in questi 22 anni e voglio ringraziare tutti quelli che hanno creduto in questa manifestazione». Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenendo all'inaugurazione della 22. Edizione di Friuli doc, la quattro giorni udinese dedicata alla produzione enogastronomica e artigianale, artistica e culturale della regione.
«Prima che la cultura del cibo venisse scoperta dalla televisione - ha aggiunto Serracchiani - qui già c'era una territorio che da solo ha ritrovato il gusto del buon bere e del buon mangiare ma soprattutto la storia, la tradizione  e la capacità di tenere insieme questa comunità. Credo che questa sia la forza di Friuli Doc ma anche il suo futuro».

Sul palco, a tagliare il nastro accanto alla presidente, agli assessori regionali alle Risorse agricole ed al Territorio, Cristiano Shaurli e Mariagrazia Santoro, al sindaco di Udine, Furio Honsell, ed ai tanti amministratori, anche il testimonial dell'edizione 2016, lo chef, ristoratore e volto televisivo Carlo Cracco che ha definito la kermesse «un esempio di come basti poco per fare tantissimo, perché mettere in mostra le cose più belle che abbiamo serve per l'orgoglio, per il territorio e per farle conoscere». Per Cracco, Friuli doc è una manifestazione aperta, accogliente e molto sentita.
Serracchiani ha ricordato anche la raccolta fondi per le popolazioni dell'Italia centrale colpite dal sisma rilevando come i borghi d'Italia, distrutti, sono una storia di comunità «che abbiamo il dovere di ricostruire com'erano e dov'erano così come ha fatto il Friuli, ci aiuterete voi a farlo e sarà il modo migliore per recuperare quelle tradizioni». 

Dopo il taglio ufficiale, la presidente ha inaugurato l'area dell'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale Ersa in via Mercatovecchio. Si tratta, come ha spiegato il direttore di Ersa, Paolo Stefanelli, di uno spazio dedicato alle realtà associative dell'agroalimentare regionale, ai prodotti agroalimentari tradizionali, all'agricoltura biologica e al marchio di qualità regionale Agricoltura, Qualità, Ambiente (AQUA). Serracchiani, sottolineando il grande impegno della Regione per valorizzare l'agricoltura locale, si è soffermata sull'importanza del marchio Acqua, ovvero la qualità  agroalimentare garantita dalla Regione.
Nello spazio Ersa sono 40 i soggetti, fra aziende e consorzi, che partecipano all'esposizione collettiva con le eccellenze del settore enologico ed agroalimentare regionale suddivisi in 13 aree tematiche situate in due diversi luoghi: via Mercatovecchio, interamente gestita dall'Ersa, e Piazza Matteotti, dove l'Agenzia regionale è presente in collaborazione con il Comune di Udine.
Diversi i focus dedicati a specifici prodotti: dalla birra artigianale alla Ribolla gialla (ferma e spumantizzata) che sta acquisendo sempre maggiore successo presso gli amanti del vino.