4 maggio 2024
Aggiornato 02:30
A volerla, all’epoca, fu il triestino Carlo Fumis

Addio a un pezzo di storia del turismo in Carnia: la seggiovia del Cuel Piçul

Smantellato l'impianto he dal 1949 ha trasportato migliaia di escursionisti e di sciatori sulla cima dell’omonimo monte

RAVASCLETTO – Se ne va un pezzo di storia di Ravascletto e dello Zoncolan. Dopo 67 anni è stata smantellata la seggiovia del Cuel Piçul, che dal 1949 ha trasportato migliaia di escursionisti e di sciatori sulla cima dell’omonimo monte. A volerla, all’epoca, fu il triestino Carlo Fumis. Si trattava del primo impianto monoposto, fune alta, realizzato in Friuli.

Qualche anno dopo, a metà anni ’50, l’impianto fu acquistato dal Comune di Ravascletto per 15 milioni delle vecchie lire. Come ricorda Titta De Stalis, ‘nel 1976 l'impianto fu sostituito con una seggiovia biposto, sempre della Graffer, che rimase attiva fin quando non fu rifatto l' impianto funiviario tra il fondovalle di Ravascletto e il Çoncolan. Quest'ultimo, grazie alla stazione intermedia, funge da collegamento con il Cuel Piçul e quindi dà la possibilità di sfruttare il canalone di Val Pertia’.

Oggi quell’impianto vive solo nei ricordi di chi l’ha visto nascere e dare il via allo sviluppo turistico di questa porzione di territorio carnico, poi portato in auge grazie al ciclismo e alle tappe del Giro d’Italia sul monte Zoncolan.