2 maggio 2024
Aggiornato 21:00
Per lui si tratta di un ritorno

L'Udinese ha presentato De Canio. Ecco le sue prime parole

Intervista al neo allenatore dei bianconeri, che crede nella salvezza. «Tutti devono remare dalla stessa parte: allenatore, squadra, società e tifosi»

UDINE – L’Udinese Calcio ha presentato il suo nuovo allenatore, Luigi De Canio. Ecco le prime parole del tecnico, tornato a Udine dopo l'esperienza nel biennio 1999-2001.

Con che emozioni torna a Udine?
«Sono felicissimo. Ho grandissimo entusiasmo, perché ho sperato che questo potesse accadere. Anni fa si è interrotto un discorso che stava cominciando e questa è una grande occasione per riprenderlo. Quando si entra in corsa vuol dire che ci sono difficoltà; mi dispiace di questo e mi dispiace per il mio collega Colantuono, ma al momento voglio mettere tutta la mia professionalità ed esperienza a disposizione di questo grande club, per ritrovare serenità e di conseguenza risultati per uscire da questo momento».

Che idea si è fatto dell'Udinese?
«Dall'esterno si possono avere delle idee, che però possono non essere veritiere quando la situazione la vivi dall'interno. Ho bisogno di parlare con la squadra e di vederla in allenamento. Il mio entusiasmo è tanto e lo metterò al servizio della squadra».

L'ambiente al momento ha bisogno di una spinta mentale?
«E' una cosa che cercherò di fare ovviamente insieme alla squadra. L'Udinese è sempre stata un bene di tutti. Ho bisogno dell'appoggio vostro, dei tifosi, sempre splendidi e comprensivi. C'è sempre stata un'identificazione totale tra squadra e tifosi, e questo è sempre stato un grande punto di forza. Tutto ciò va ritrovato nel più breve tempo possibile, con pazienza e con la squadra che deve cominciare a dare risposte in campo. Grazie al contributo di tutti, spero che riusciremo a trovare questa chiave per riportare l’Udinese alla necessaria serenità per fare belle partite e portare punti a casa».

Che approccio pensa di avere con i senatori?
«Io sono a disposizione di tutti e quindi penso che tutti possano essere utili alla causa. Non ho preclusioni nei confronti di alcun giocatore. Ognuno può essere utile alla causa con le sue caratteristiche e abilità. Qui conta solo l'Udinese e la sua storia, e nessuno può permettersi di essere un elemento disgregante».

Quanto è imprescindibile Di Natale?
«Di Natale è un grande calciatore, ma oggi io devo verificare la sua condizione fisica, mentale affinché lui possa dare il contributo che tutti pensiamo lui possa dare. Poi saprò essere più preciso. Sono a disposizione di tutti, ma ho bisogno che tutti mi diano disponibilità e mi facciano vedere la voglia di valorizzare l'Udinese prima ancora di se stessi, senza stare a creare situazioni particolari».

La salvezza è alla portata?
«Insieme ai giocatori cercheremo di trovare il prima possibile la chiave di lettura necessaria per uscirne. Torno a ripetere che sarà importante partire da una grande coesione, che può permettere alla squadra di dare il meglio. Tutti devono fare la propria parte, dalla squadra, al sottoscritto, alla società e ai tifosi. Credo ovviamente in maniera ferma nella possibilità di centrare l'obiettivo».