19 aprile 2024
Aggiornato 19:30
E' uscito con Il Giornale

Pubblicato il manifestato anti tasse di ImpresaLavoro

La pressione fiscale in Italia è troppo gravosa e rischia di soffocare le imprese. Il Centro studi guidato da Massimo Blasoni tenta di spiegare il perché con il contributo di economisti, giornalisti, liberali

UDINE – La prima ‘fatica’ editoriale del Centro studi ‘made in Friuli’ ImpresaLavoro, ha un titolo che lascia poco spazio alle interpretazioni: ‘E io pago’. Parafrasando una delle frasi più celebri di Totò, il Centro guidato da Massimo Blasoni mette in croce la fiscalità e la burocrazia italiana, colpevoli delle difficoltà che incontra chi vuole fare impresa.
Una pubblicazione distribuita qualche giorno fa in 25 mila edicole italiane con Il Giornale. Un bel colpo per ImpresaLavoro, nata meno di un anno fa con l’obiettivo di mostrare e far conoscere alcune pieghe critiche dell’economia nazionale. ‘E io pago’ si lascia leggere senza grossa fatica, impreziosito dalle vignette di Vincino e dal contributo di imprenditori, ricercatori e giornalisti come Giorgio De Rita, Carlo Lottieri, Davide Giacalone, Paolo Villaggio, Nicola Porro, Carlo Lottieri.

Bressan racconta ‘E il pago’, manifesto anti tasse
Tocca al direttore del Centro studi, l’udinese Simone Bressan, raccontare in poche righe il libretto. «Nel 2015 abbiamo realizzato il nostro Indice Europeo della Libertà Fiscale: un lavoro originale e svolto coordinando un team di ricercatori europei che hanno elaborato dieci studi sui principali sistemi fiscali continentali, analizzando diversi indicatori. L’Italia  - precisa – è risultata essere il Paese fiscalmente meno libero, perché abbina un’elevata pressione fiscale a un sistema complesso e burocraticamente invasivo. Da qui siamo partiti per una riflessione più ampia, chiedendo a 15 italiani illustri di darci un loro contributo sul tema delle tasse e di spiegarci, perché, secondo loro, la pressione fiscale è troppo elevata e rischia di soffocare la crescita. Ne è un uscito un ‘manifesto anti tasse’ variegato per stili e sensibilità, ma coerente su un punto: il peso delle tasse è troppo gravoso»

Alcuni numeri delle ricerche effettuate
Per pagare le tasse e far fronte a una burocrazia asfissiante, le imprese italiane sono costrette a impiegare ogni anno 269 ore, un tempo quasi doppio rispetto ai colleghi francesi, che si traduce in sette settimane di lavoro di un impiegato full time. Una distorsione che ha un costo, per un’azienda italiane media, di 7.559 euro.
Analizzando la pressione fiscale in percentuale al Pil, l’Italia si assesta al terzo posto, con il 44,3%, dietro solo a Francia (47%) e a Svezia (44,6%).