Decisi i criteri per i fondi Pisus: svolta per il commercio in città
Venanzi: «Reinserimento nel mondo del lavoro, aumento dell'offerta merceologica, diminuzione degli affitti e opere di miglioria i temi su cui abbiamo deciso di investire». A disposizione ci sono 1 milione e 400 mila euro. Domande entro settembre
UDINE - Favorire le realtà commerciali, artigianali e, più in generale, le piccole e medie imprese del centro cittadino attraverso contributi espressamente dedicati. Contributi pari a 1 milione e 400 mila euro, una parte di provenienza regionale (1,2 milioni), una parte comunali (200 mila euro), tutti rientranti all'interno dei fondi Pisus, il Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile per la riqualificazione del centro storico.
«Tra i circa 3 milioni messi complessivamente a disposizione – spiega l'assessore comunale alle Attività economiche e Turismo, Alessandro Venanzi – riusciamo ora ad aprire il bando per la parte riguardante gli interventi diretti a favorire e mantenere gli insediamenti delle realtà commerciali, così da rilanciare il centro storico e dare un forte impulso all'economia cittadina». Ecco quindi l'attesa risposta dell'amministrazione comunale alla crisi del comparto in città, e nel centro storico in particolare, dove molti negozi e bar faticano a resistere al binomio crisi-burocrazia.
C’è tempo fino a fine settembre per fare domanda
A breve sarà pubblicato il bando per i finanziamenti e le imprese avranno tempo fino a fine settembre per presentare domanda. Intanto la giunta comunale ha approvato i criteri di ammissibilità e di valutazione. Criteri che, in linea generale, hanno l'obiettivo di stimolare e promuovere azioni private in grado di incidere significativamente sulla qualità degli esercizi commerciali, con interventi di riqualificazione e rinnovo di immobili, vetrine, impianti ed elementi di arredo interno ed esterno, di innovazioni tecnologiche e di marketing tese sia al miglioramento dei servizi, sia alla comunicazione e connessione delle risorse urbane.
«All'inizio – chiarisce Venanzi – l'area finanziabile coincideva esclusivamente con il cuore del centro storico, ma abbiamo deciso di allargarla al massimo, nei limiti consentiti dal bando, toccando così quante più realtà possibile in un'ottica inclusiva». Per questo motivo potranno accedere ai finanziamenti le attività che insistono sul centro storico così come definito dal piano regolatore comunale, ovvero l'area delineata dal primo ring dei viali cittadini.
Rilanciare le vie più in ‘difficoltà’
«Abbiamo poi deciso – dichiara l'assessore – di premiare con maggiore peso le attività che si trovano in alcune vie che negli ultimi anni hanno sofferto più di altre a causa della recessione economica e sulle quali l'amministrazione ha in programma investimenti, anche di tipo urbano, per il loro rilancio». Ecco, dunque, che via Mercatovecchio, Riva Bartolini, piazza San Cristoforo, via Gemona, via Manin, via Vittorio Veneto e via Poscolle potranno ottenere dei punti in più. A queste se ne aggiungono altre, anch'esse strategiche sempre nell'ottica del centro commerciale naturale (Aquileia, Battisti, Canciani, Cavour, del Carbone, del Gelso, del Monte, delle Erbe, Duomo, Matteotti, Mercerie, Pelliccerie, Pulesi, Rialto, Sarpi, Savorgnana, Stringher,Valvason, XX Settembre, Zanon).
I criteri di assegnazione dei fondi
Saranno premiati gli interventi sul miglioramento del mix merceologico, ovvero quelle che proporranno un'offerta merceologica attualmente carente in centro, così come le azioni tese a una diminuzione del costo degli affitti nei locali commerciali. Otterranno più punti, inoltre, ditte individuali, perché giuridicamente più deboli e perché più diffuse dal punto di vista dell'artigianato, ma allo stesso tempo più svantaggiate per quanto riguarda l'accesso al credito. Ci sono anche dei criteri premianti, oltre che per i temporary shop e per l'imprenditoria femminile, anche per quella giovanile, oppure per le imprese costituite da poco. «Sul tema più delicato del lavoro – prosegue Venanzi – abbiamo deciso di premiare poi le imprese che favoriscono l'inserimento o il reinserimento delle persone over 50».
I contributi potranno essere richiesti per dei progetti che prevedano una spesa minima di 25 mila euro fino a un importo maggiore o uguale a 125 mila e il finanziamento potrà coprire, in base ai punteggi ottenuti, fino all'80% della spesa sostenuta per investimenti operati dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017 e in tale data rendicontati.