Poliziotti uccisi, Matteo Salvini a Trieste: «Agenti esemplari, rispetto»
Il leader della Lega: «Se uno entra in Questura perché sospettato di aver sparato, scippato, rubato o rapinato deve entrarci ammanettato»
TRIESTE - «Pierluigi e Matteo hanno fatto fino in fondo il loro dovere e mi fa schifo chi apre i dibattiti su eventuali incapacità o improvvisazioni e inesperienze. Stessero zitti e portassero rispetto». Cosi il leader della Lega, Matteo Salvini, oggi a Trieste per rendere omaggio ai due poliziotti uccisi venerdì in una sparatoria all'interno della Questura del capoluogo giuliano.
Le parole del leader della Lega
«Se uno entra in Questura perché sospettato di aver sparato, scippato, rubato o rapinato - ha ribadito Salvini - deve poterci entrare ammanettato senza che si apra un dibattito sui diritti del povero delinquente. Lavoreremo in Parlamento perché i delinquenti entrino nelle Questure ammanettati», ha assicurato l'ex titolare del Viminale, ricordando che entro la fine dell'anno entreranno in funzione le prime migliaia di pistole elettriche. E anche questo sarà un passo avanti per la sicurezza sia degli agenti che dei cittadini e speriamo che anche su questo nessuno abbia da dubitare per rallentare».