18 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Gorizia

Gusti di Frontiera supera le 900 mila presenze

Calato il sipario sulla sedicesima edizione, la più grande kermesse enogastronomica del nordest con 413 stand distribuiti in 20 location

GORIZIA - L’edizione dei record per 'Gusti di Frontiera': il maggior numero di stand di ogni anno per il miglior risultato di sempre. Oltre 900 mila i visitatori che si sono riversati nei 413 stand - distribuiti in 20 location tra Borghi geografici e percorsi tematici - a cui si sommano i bar, i locali e le trattorie cittadine che anche quest’anno hanno partecipato con entusiasmo alla più grande festa della città. Registrati incrementi di vendita, negli stand più gettonati, tra il 20 e il 30% con punte fino al 40%, con una crescita visibile di accessi ai varchi d’ingresso, nell’utilizzo dei parcheggi e nei materiali diffusi agli infopoint. Un evento, come richiamato dalle massime istituzioni regionali nel corso dell’inaugurazione di giovedì scorso, che si inserisce ormai a pieno titolo tra i gli eventi 'top' della regione.

I numeri dell'edizione 2019

Qualità e novità le parole d’ordine della kermesse promossa dal Comune di Gorizia (con il contributo della Regione Fvg, della Camera di Commercio della Venezia Giulia e della Fondazione Carigo) che ancora una volta si conferma la più grande, variopinta e partecipata del Nordest italiano. Numerosi gli stand in crescita e quelli che hanno terminato i prodotti anche prima della conclusione della kermesse. Tra le presenze più attese, gli stand della carne toscana con 1500 kg di bistecche, 100 kg di prosciutto, altrettanti di salame, porchetta e lampredotto e 150 di salsicce. A Borgo Oriente oltre 1000 kg di kebab, 500 kg riso e altrettanti di pollo e 1 tonnellata di verdure, che si somma alla tonnellata di patate olandesi. Lo stand Austria ha aumentato le vendite del 15% mentre la lavorazione artigianale delle mozzarelle ha aumetantato la produzione del 40% che si somma al successo complessivo dei formaggi. Tra i successi più clamorosi dell’edizione la degustazione dell’amatriciana originale con un stand direttamente da Amatrice e il risultato Borgo Africa anche per l’artigianato. Il Borgo mare ha registrato 800 chili di pesce fritto e 350 kg fi fasolari per un aumento complessivo dei consumi del 30%

I commenti

«Un risultato senza dubbio superiore alle aspettative» per il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, considerato che già i numeri dello scorso anno erano imponenti». «La stima di 900 mila presenze senza dubbio gratifica me ed i tanti che hanno lavorato per questo risultato, in primis l'assessore ai Grandi Eventi Arianna Bellan. Ma sono ancor più soddisfatto perché con gli accorgimenti adottati non ci sono stati assembramenti e il flusso del pubblico è stato sempre scorrevole. Hanno funzionato bene anche i posteggi ed i collegamenti. Molto bene anche l'opera delle forze dell'ordine, della security in genere. Insomma l'obiettivo che abbiamo centrato è quello di aver fatto divertire in sicurezza un pubblico immenso, con grandi ricadute per la nostra economia. Altre iniziative sono già in cantiere per il prossimo anno... ma sono ancora top secret!»
La folla che ha invaso Gorizia ha raggiunto picchi altissimi: una marea umana che ordinatamente si è riversata nelle vie e nelle piazze del centro tra cibo, musica e balli scatenati in un’atmosfera di festa fino a tarda notte. Grande l’apprezzamento per le specialità esotiche e di casa nostra, per i momenti d’intrattenimento e l’alta qualità complessiva dell’offerta culinaria.
«È davvero straordinario che Gusti di Frontiera, dopo 16 anni, non solo continui a crescere ma che consolidi in modo così evidente la fidelizzazione del pubblico: un popolo di fedelissimi, molti dei quali vengono da fuori Gorizia o fuori regione, e prendono addirittura le ferie per essere presenti», sottolinea l’assessore Bellan. «Questo mi fa enorme piacere e mi emoziona. Ho parlato con tanti standisti, operatori, cittadini e ribadisco che chi ha prodotti di qualità a 'Gusti' vende tantissimo: al punto, in qualche caso, da esaurire la merce perfino prima del termine dell’evento. Anche quest’anno si è confermato questo trend e su questo successo continueremo, privilegiando sempre più la qualità dell’offerta, un elemento distintivo del nostro appuntamento».

Sold out anche negli alberghi

Il sold out delle strutture ricettive di Gorizia e dintorni, tra alberghi e bed & breakfast, testimonia concretamente l’afflusso eccezionale di pubblico, a cui si unisce la massiccia presenza dei tantissimi espositori che per quattro giorni hanno messo il mondo a tavola nel centro cittadino, trasformando il capoluogo isontino in un mappamondo di gusti che ha superato ogni frontiera nel segno della cucina.
Grande successo per i 'must' di sempre come il Borgo Balcani con le amate pljeskavice o i Kurtoskalacs, il più antico tra i dolci ungheresi, preparato al momento davanti a una fila incessante di appassionati. Molto apprezzate, però, anche le novità dell’edizione, a partire dal Borgo Africa, letteralmente preso d’assalto fin dal primo giorno, con il platano, lo yam, la patata dolce e la manioca fritti dal Camerun, il tè magrebino, l'hummus e il kushari dell’Egitto, e, ancora, il 'Ravitoto' dal Madagascar, piatto nazionale a base di carne di zebù. Successo per le specialità d’Oriente con la cucina indiana, tailandese, vietnamita e araba, ma anche per le wienerschnitzel e i canederli dall’Austria, il panificio su ruote che sforna i bretzel, il frico friulano, tradizionale o su stecco, i gusti e i profumi del Nord e sud America così di tutta l’Europa, senza trascurare le più eccellenti specialità regionali.