24 aprile 2024
Aggiornato 17:00
L'inchiesta

Sgominato maxi traffico di rifiuti pericolosi: evasi oltre 2,5 milioni di euro

Rinviate a giudizio 8 persone per transazioni illecite tra Trieste e l'est Europa. Accumulate «abusivamente» tonnellate di marmitte catalitiche

TRIESTE - E' di otto persone rinviate a giudizio, 2,5 milioni di euro di evasione fiscale e violazioni valutarie, oltre alle soglie di legge, per 3 milioni di euro il bilancio dell'operazione «business trash» condotta dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Trieste che ha scoperto un traffico illecito transnazionale di rifiuti pericolosi e non pericolosi, di reati fiscali e di riciclaggio di denaro, portato avanti da un sodalizio criminale con base a Trieste e proiezioni anche in alcuni Paesi dell'Est Europa.

Al centro dell'inchiesta un cittadino serbo

Ideatore del disegno criminoso, un cittadino serbo quarantenne, residente da anni nel capoluogo giuliano, che manifestava un tenore di vita elevato nonostante i modesti redditi dichiarati al Fisco. Dalle indagini coordinate dalla locale Procura e condotte dai militari delle Fiamme gialle è emerso che nel tempo, l'uomo si era procurato - da persone originarie per lo più dell'Est Europa - tonnellate di marmitte catalitiche esauste destinate allo smaltimento.