Enti locali, Fedriga lancia le «Province speciali»
Saranno enti con maggiori competenze rispetto alle vecchie Province e saranno elettive
TRIESTE – L’obiettivo è «ridare dignità ai territori». Per riuscirci la Regione, nel 2019, varerà quelle che Massimiliano Fedriga ha definito le ‘province speciali’, enti di area vasta destinate a sostituire le Unioni Territoriali Intercomunali (Uti). «Saranno enti con maggiori competenze rispetto alle vecchie Province e saranno elettive, perché i cittadini devono poter mandare a casa gli amministratori che governano male».
Ce ne saranno al massimo 5
Questi nuovi enti saranno ‘disegnati’ nel 2019, nell’ambito della riforma degli Enti locali. Ancora non è chiaro quante ‘province speciali’ saranno istituite: «Potrebbero essere 3, 4 o al massimo 5. Dipenderà dalle esigenze del territori, con cui ci confronteremo prima di decidere. Di certo saranno enti di area vasta che ci faranno risparmiare rispetto alle 18 Uti di oggi».
Le Province speciali andranno in scadenza con la Regione
Fedriga ha le idee chiare sull’elezione dei rappresentanti di questi nuovi enti: «Entro la fine della nostra legislatura si andrà al voto, poi il rinnovo delle cariche coinciderà con le elezioni regionali. Ci sarà quindi un primo mandato più breve, con inizio nel 2019, poi si seguiranno le scadenze della Regione».
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