19 aprile 2024
Aggiornato 15:00
L'iniziativa

Donazione di sangue a Gorizia: protagoniste le forze di polizia

I primi a dare l'esempio sono stati il prefetto Massimo Marchesiello e il comandante della Polizia locale Marco Muzzatti

GORIZIA - A donare per primo, al centro trasfusionale dell’Ospedale Fatebenefratelli, c’era il prefetto di Gorizia, Massimo Marchesiello. Al suo fianco il comandante della Polizia locale della città, Marco Muzzatti, e a seguire una ventina di uomini e donne dei comandi delle forze di Polizia di Gorizia. Questo il risultato della donazione collettiva 'interforze' che si è svolta nella mattinata di mercoledì 5 doicembre, organizzata dalla Prefettura di Gorizia e coordinata dalla sezione cittadina Fidas Isontina - Remo Uria Mulloni.

La proposta nasce da una iniziativa del Ministero dell’Interno che ha invitato i Prefetti della Repubblica a svolgere sui propri territori attività di sensibilizzazione della popolazione sul tema delle donazioni di sangue. «Noi abbiamo voluto approfittare dell’opportunità lanciando l’idea di una donazione Interforze – spiega la presidente di Fidas Gorizia, Patrizia Zampi -. Era un progetto che inseguivamo da anni. Nel tempo abbiamo stretto collaborazioni dirette con la Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli e con il Comando del Vigili del Fuoco di Gorizia con i quali organizziamo già da anni delle donazioni collettive, ma non eravamo ancora riusciti a pianificare una che coinvolgesse le diverse Forze di Polizia presenti sul territorio. Abbiamo incontrato subito la disponibilità e la sensibilità del Prefetto Marchesiello che si è reso disponibile a fare da «regia» all’iniziativa». Un contributo fondamentale per garantire la diffusione di un messaggio importante: le istituzioni sono al fianco del volontariato e supportano la promozione del dono.

Donazioni collettive, chiamate alla donazione e presenza dei volontari nei centri trasfusionali in qualità di «informatori associativi» sono i punti di forza dell’attività della sezione goriziana di FIidas Isontina. «Il nostro impegno e la nostra costanza sono premiati dai risultati che abbiamo ottenuto quest’anno – continua la presidente -. Al 30 novembre abbiamo registrato un incremento del 15,5% con 1128 donazioni (860 sacche di sangue intero, 232 di plasma e 36 di piastrine), accogliendo circa 100 nuovi donatori. Questi dati, per noi, sono motivo di orgoglio e grande soddisfazione». Progetti per il 2019? «Fidelizzare i nostri associati con una programmazione costante delle chiamate alla donazione, continuare con le donazioni collettive dedicate al soci e proseguire con una capillare sensibilizzazione coinvolgendo sempre di più Istituzioni, Forze dell’Ordine e di Polizia e rivolgendo la nostra attenzione alle associazioni sportive e ai giovani perché nelle loro mani c’è il futuro della donazione di sangue», conclude Zampi.