Una proposta di legge a sostegno dei volontari dei Vigili del Fuoco
Ad avanzarla è il capogruppo della Lega in Consiglio regionale Bordin. Servono 120 mila euro
TRIESTE - Promuovere e sostenere l'azione dei volontari dei Vigili del Fuoco impegnati sul territorio regionale attraverso la formazione e il finanziamento di mezzi e dotazioni tecniche indispensabili. Questo l'obiettivo della proposta di legge depositata dal capogruppo della Lega, Mauro Bordin, con il sostegno del suo gruppo. «Dedizione, passione, generosità, competenza e altruismo caratterizzano i volontari dei 14 Distaccamenti dei Vigili del Fuoco, che, tuttavia - commenta Bordin - si trovano spesso a fare i conti con situazioni logistiche e strumentali, di mezzi e di dotazioni tecniche, tante volte deficitarie, figlie del contesto economico che stiamo attraversando».
FORMAZIONE A RICONOSCIMENTO - «L'abnegazione e lo spirito di sacrificio di tantissimi volontari - aggiunge l'esponente della maggioranza - che in molte occasioni, ci hanno messo davvero del proprio, e non solo in termini di tempo, non può più non trovare una adeguata risposta ordinamentale, sia in termini di riconoscimento che di supporto e sostegno economico, inerente tanto alle dotazioni strumentali e logistiche, quanto a una puntuale formazione, che consenta ai volontari stessi di rimanere costantemente aggiornati nello specifico settore di impegno». Con la presente Proposta di legge, sull'esempio di altre Regioni che di recente hanno provveduto in materia, si propone di dare riconoscimento formale alle costituite e costituende Associazioni di Volontari del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. «Vogliamo - spiega Bordin - da un lato di istituire un loro Elenco, dall'altro predisporre appositi bandi atti a finanziare l'acquisizione dei mezzi e delle dotazioni tecniche indispensabili, compreso l'eventuale adeguamento delle sedi, al fine di garantirne un'appropriata operatività. Vogliamo, inoltre, assicurare ai volontari una formazione permanente, precisa e puntuale, sia a riconoscimento del loro ruolo e del loro impegno, sia a garanzia di standard qualitativi sempre più elevati nella loro azione. Infatti, presupposti ineludibili affinché i Volontari possano prestare servizio attivo, sono - illustra il capogruppo della Lega - oltre ad un'ovvia idoneità fisica e psichica, l'aver ricevuto un'adeguata formazione che consenta di affrontare in sicurezza, e con nuove capacità acquisite, le problematicità e gli imprevisti legati alla gestione. Quindi, senza formazione iniziale, che contempla 120 ore di corso, delle quali 40 di pompieristica teorica e 80 di addestramento pratico, con prove specifiche inerenti sia all'utilizzo delle attrezzature, sia della cosiddetta "scala italiana", il potenziale volontario resta certamente escluso dal novero dei Volontari attivi».
IMPEGNO DI SPESA DI 120 MILA EURO - «Investire in formazione, significa investire in sicurezza; investire in formazione - conclude Bordin - significa avere un numero maggiore di Volontari effettivi, operanti nella nostra Regione». L'impegno di spesa previsto sarà pari per il primo anno a 120.000 euro, dei quali 100.000 euro da impegnare per l'adeguamento di mezzi, dotazioni e strutture e 20.000 euro destinati alla formazione.
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