2 maggio 2024
Aggiornato 20:30
Ottobre – dicembre 2018

Il teatro a misura di mondo, nessuno escluso: presentata la nuova stagione del Miela

Una formidabile annata di proposte all'insegna della ricerca verso tutto ciò che di nuovo, importante e interessante ci regala il panorama artistico-culturale mondiale

TRIESTE - Al via un'altra stagione di suoni, visioni e suggestioni con gli occhi sempre bene aperti al mondo intorno a noi. Bonawentura presenta la prima parte della stagione del Miela, teatro da sempre orgogliosamente "instabile", insolito, attento, curioso. Una formidabile annata di proposte all'insegna della ricerca verso tutto ciò che di nuovo, importante e interessante ci regala il panorama artistico-culturale mondiale.

LA NOTTE BLU DEI TEATRI - Dopo essersi cimentati nelle passate edizioni, con Jack London e il naufragio di Ambrogio Fogar, la compagnia del Teatro Miela ritorna al cabaret musicale. L’ultimo approdo della Notte Blu dei teatri: un equipaggio collaudato e ben assortito composto da Laura Bussani, Stefano Dongetti, Alessandro Mizzi, accompagnati da Riccardo Morpurgo al pianoforte e Stefano Bembi alla fisarmonica. Sotto coperta è il luogo e la dimensione più adatta per chi di vela ne sa poco. Stare lì e non far danni, raccontandosi le cose, ascoltando della musica. Sul ponte c’è poco spazio, bisogna rendersi utili ma soprattutto si rischia di farsi male. Meglio sotto per poter comunque dire «c’eravamo anche noi».

MUSIC MIELA-LIVE 2018/19 - Un Melting pot musicale e culturale che come sempre ci soddisfa ed appassiona. In questo inizio di stagione 2018/19 Bonawentura ospiterà artisti e gruppi musicali provenienti da: Italia, Belgio/Congo, Costa d’Avorio, Nuova Zelanda, Niger, UK/Arg/Congo. Il primo appuntamento è con Nidi D’arac (Italia) i più forti e longevi  esponenti della world music italiana  raccontano, con lo splendido dialetto salentino, le storie scure del sud italiano e le fanno danzare sui ritmi popolari tra contaminazioni folk, rock ed elettroniche.  Seguiranno: Baloji tra i musicisti più interessanti nell’ambito della «nuova» world music, quella prodotta in Europa da musicisti qui cresciuti, che guardano alle loro radici e se ne riappropriano con sguardi e linguaggi profondamente contemporanei. La cantante, danzatrice e percussionista della Costa d’Avorio, la nuova grande voce dell’Africa Dobet Gnahoré, le sue performance catturano l’attenzione fin dal primo istante. Orchestra of Spheres, un progetto (anche visivo) che arriva dalla Nuova Zelanda, inventori e promotori di un particolarissimo groove alieno, arrivando ad un alto livello di sperimentazione e originalità. Les Filles de Illighadad un gruppo di ragazze provenienti dal villaggio omonimo del Niger, fautrici di un nuovo genere di chitarra Tuareg che si mescola al folk tradizionale trasportando le canzoni rurali dei nomadi ai giorni nostri, nel XXI secolo, una testimonianza della ricchezza nella semplicità con delle composizioni costruite da pochi elementi: voci, battiti di mani e percussioni.  Animanz & Juanita Euka (UK/Arg/Congo) un gruppo nato nel 2013 come un progetto aperto tra amici musicisti che in pochi anni è cresciuto accogliendo artisti ed ospiti provenienti da tutto il mondo e consentendo alla band di sviluppare il loro ritmo così variegato e travolgente.

PUPKIN KABARETT - In questo stuzzicante menù di proposte il pubblico troverà appuntamenti con l'arte, il teatro, la scienza e molto altro ancora e potrà riapprezzare gli immancabili appuntamenti con la scatenata satira del Pupkin Kabarett. Insomma, il piccolo e instabile Teatro Miela riapre di nuovo i battenti e per l'occasione si fa ancora una volta grande, bello, luccicante, e a misura di mondo, nessuno escluso.

S/PAESATI - Imperdibili come sempre gli appuntamenti sul tema delle migrazioni del festival S/paesati, classico appuntamento autunnale del Miela, che da molti anni propone preziose occasioni di approfondimento e di riflessione - artistica ma non solo - su temi attuali. Quest’anno infatti una parte sarà dedicata all’analisi e al racconto di alcune zone di guerra come la Siria e l’Iraq, riservando speciale considerazione alle vicende riguardanti i curdi, attraverso l’esperienza diretta di giornalisti come Domenico Chirico e Linda Dorigo,  e artisti provenienti da tali paesi come  Leyla Toprak.  Durante la presentazione del libro di Maria Cuffaro,  Kajal. Le vite degli altri e la mia, presentato con i giornalisti Paolo Aleotti e Emily Menguzzato, si riveleranno la disperazione della guerra, delle periferie più dure (Medio Oriente, l'Asia, il Sud America, l'Africa) viste dagli occhi della giornalista. Le migrazioni e le vite dei migranti dipendono spesso dalla guerra e dalla pace, dimensioni che, storicamente in Europa sono ben note. Due spettacoli relativi alla prima guerra mondiale sono presenti in questo senso all’inizio e alla fine della programmazione.  Ritorna il giornalista Gabriele Del Grande nell’ incontro Fortress Europe in cui parlerà dei rifugiati e il destino dell’Europa, esaminandone gli scenari futuri. Al termine verrà riproposto l’ormai celebre documentario Io sto con la sposa. Tre le produzioni Bonawentura proposte quest’anno: Diario dall’aldilà ….Da Sarajevo con amore di Puniša Kalezić e Diana Bosnjak  Monai, uno spettacolo multimediale, che raccoglie  le memorie passate da nonno a nipote e ci riporta all’assedio di Sarajevo all’inizio degli anni Novanta, Lampedusa Beach, di Lina Prosa in collaborazione con il Teatro Stabile Sloveno, in cui Shauba, giovane africana, naufraga, inghiottita dal mare racconta il sogno di una vita migliore, e denuncia l’ingiustizia del mondo. Una splendida giornata … da clandestino, di Giuseppe Nicodemo, ispirato a un reportage di Gianpaolo Sarti per il quotidiano «Il Piccolo» di Trieste è  la storia di un giornalista che si finge profugo per un giorno. Verrà riproposto Come diventare africani in una notte, di Mohamed Ba, Stefano Dongetti e Alessandro Mizzi, uno spettacolo dove la cultura europea e quella africana si incontrano e dialogano apertamente.

INFO - www.miela.it | www.spaesati.org |