24 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Trieste

Ronde di Forza Nuova, le perplessità del Partito Democratico

La segretaria provinciale Famulari contraria alle 'passeggiate' sul Carso e in città, l'europarlamentare De Monte critica quelli che definisce gli 'sceriffi della domenica'

TRIESTE - «E' assolutamente inaccettabile che ci siano delle squadre di Forza Nuova che pattugliano il confine con la Slovenia. Quando un gruppo di nerboruti con la pettorina rossa si mettono a 'passeggiare' sul Carso alla ricerca di migranti, c'è un passo da qui a sostituirsi alla Polizia di Frontiera e alle legittime Istituzioni». Lo afferma la segretaria provinciale del Pd Laura Famulari, commentando la dichiarazione di Denis Conte, coordinatore regionale Fvg di Forza Nuova, il quale ha annunciato che le cosiddette 'passeggiate della sicurezza' si svolgeranno, oltre che in città, anche nella Val Rosandra, riserva naturale nel comune di San Dorligo della Valle a pochi chilometri da Trieste, al confine con la Slovenia. Per Famulari «non deve nemmeno cominciare a insinuarsi nei cittadini il sospetto che ci sono squadre di persone, che incarnano ideali apertamente intolleranti e si chiamano tra loro 'camerati', che si appropriano della gestione della sicurezza al di fuori di quanto dispone la legge». «Il gruppo del Pd in Consiglio comunale – rende noto Famulari – presenterà una mozione per chiedere al Sindaco e alla Giunta di richiamare i cittadini alla fiducia nelle Forze dell'ordine e di indirizzare al Governo la richiesta di confrontarsi con i sindacati di Polizia sulle necessità di implementare personale, dotazioni e servizi».

«A Trieste non servono gli sceriffi della domenica: la sicurezza è competenza delle forze dell’ordine. La Lega delegittima ancora una volta i corpi di polizia, com’è nella sua tradizione: prima, con Maroni, hanno prosciugato soldi e mezzi, oggi ammiccano ai pattugliatori della notte». Lo afferma Isabella De Monte, eurodeputata Pd, entrando nel merito del dibattito sulle cosiddette ronde dei volontari per la sicurezza. «La legittima domanda di sicurezza dei cittadini – conclude De Monte – deve trovare risposta, ma di certo non in gruppetti senza alcuna competenza che si arrogano il diritto di dire ciò che funziona e non funziona nelle nostre strade. Salvini è al governo, e a capo del Viminale: faccia ciò che deve fare e metta le forze di polizia nelle condizioni di lavorare al meglio. I suoi fedelissimi Fedriga e Roberti chiedano a lui di garantire la sicurezza, non strizzino l’occhio a chi fa le ronde».