18 aprile 2024
Aggiornato 22:00
operazione 'Crimini d'Orient'

Gorizia, rapine e violenze contro connazionali: arrestata banda criminale cinese

Il blitz è scattato congiuntamente a Napoli, Mestre, Padova, Poggio a Caiano, Campi Bisenzio e Reggio Emilia. La banda, nel corso dei raid criminali, utilizzava armi da fuoco e da taglio quali coltelli, accette e machete

GORIZIA - I Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Gorizia hanno arrestato nella prime ore della mattinata del  30 agosto cinque cittadini cinesi ritenuti responsabili di numerosi furti e rapine ai danni di connazionali compiuti con particolare violenza, tanto da essere paragonati a componenti della mafia cinese. La banda, nel corso dei raid criminali, utilizzava armi da fuoco e da taglio, tra cui coltelli a lama lunga, accette e machete e non esitava a usare violenza sulle vittime, che venivano metodicamente imbavagliate e legate con fascette di plastica.

INDAGINI IN CINQUE REGIONI - Il blitz è scattato congiuntamente a Napoli, Mestre (Venezia), Padova, Poggio a Caiano (Prato), Campi Bisenzio (Firenze) e Reggio Emilia in esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Gorizia e di cinque decreti di fermo d'indiziato di delitto emanati dalla Procura della Repubblica isontina. Si tratta di: H.Y., nato il 10.07.1972 in Cina, dimorante in Padova; L.X.D., nato il 01.01.1987 in Cina, dimorante in Padova; L.J.B., nato il 11.05.1971 in Cina, dimorante in Padova; C.T., nata il 21.12.1967 in Cina, dimorante in Venezia Mestre; Z.S., nato il 21.03.1961 in Cina, dimorante in Venezia Mestre. Due soggetti sono destinatari di un doppio provvedimento. L'operazione, denominata 'Crimini d'Orient', ha permesso di risalire ai presunti responsabili di due rapine in appartamento, a San Pier d'Isonzo e Mestre, e sette furti e tentativi di furti a Mantova, Milano, Treviso e Rovigo a fabbriche e laboratori tessili di cinesi.
L'indagine si è rivelata particolarmente complessa in considerazione della ritrosia delle vittime, tipica della comunità cinese, a denunciare alle forze dell'ordine i torti subiti, nel timore di andare incontro a ulteriori, gravi ritorsioni. Durante le perquisizioni sono state rinvenute e sequestrate, all'interno di un capannone di Poggio a Caiano, numerose macchine da cucire industriali, provento dei furti compiuti dall'organizzazione criminale. E' stata anche sequestrata un'autovettura Volkswagen Caddy, utilizzata dalla banda per gli spostamenti sul territorio nazionale.