3 maggio 2024
Aggiornato 02:30
una fortuna inaspettata

Scoperto BOT tra i più antichi d'Italia. Centenaria eredita quasi mezzo milione di euro

La proprietaria, classe 1918, ha ritrovato un titolo dei buoni ordinari del tesoro risalente del 1891. Alla data di emissione il suo valore nominale era di 1.000 lire, oggi vale circa 470mila euro

GORIZIA - Qualche mese fa, durante il disbrigo di alcune faccende domestiche, il nipote della goriziana Francesca Lupi (signora del secolo scorso, classe 1918) ha rinvenuto il più antico BOT italiano in circolazione risalente alla fine dell'800. Il titolo - emesso il 16 maggio 1891, del valore nominale di 1.000 lire - era contenuto all'interno di un vecchio libro di poesie

Il titolo, del quale l'anziana non era a conoscenza, è stato stimato dall'avvocato Stefano Rossi, che ha valutato il rimborso (con il favore degli interessi legali, della rivalutazione e della capitalizzazione, dalla data di emissione a quella del ritrovamento) in una cifra pari a circa 470mila euro. La donna ha conferito mandato all'ufficio legale dell'Associazione Italiana Risparmiatori per agire al fine del recupero della somma presso la Banca d'Italia ed il Ministero delle Finanze obbligati in solido ad 'onorare' tutti i debiti esistenti anche prima dell’avvento della Repubblica Italiana.

Per informazioni relative alla riscossione di titoli di credito pubblici anche molto vecchi nel tempo (quali ad esempio: buoni ordinari del tesoro, libretti bancari e postali, buoni postali, polizze assicurative) è sufficiente scrivere all'Associazione all’indirizzo risparmiaotori@libero.it per ricevere telematicamente e gratuitamente tutte le informazioni necessarie.