29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
al Teatro di Cormons il 12 dicembre

"Dieci Piccoli Indiani", un thriller natalizio con Agatha Christie a Cormons

Ci si rende conto che le innumerevoli versioni del capolavoro della regina del giallo potrebbero essere infinite. E' la magia delle grandi opere

CORMONS - Fa specie tornare a vedere il capolavoro di Agatha Christie ad esattamente un anno di distanza: allora lo seguimmo per voi a Palmanova, ieri sera in quel di Cormons. Quel che impressiona sin dalle prime battute è che le emozioni sono le medesime, la suspense, i colpi di scena, insomma l'esser attaccato alla sedia anche se sai già tutto quello che accade, quello che accadrà! E' la magia delle grandi opere, c'è sempre un qualcosa, un particolare, che ti era sfuggito. Un dettaglio che non avevi notato. Una versione che reinterpreti a modo tuo perché tale ha cambiato la cravatta nel costume di scena, perché c'è la vodka al posto del whiskey oppure perché il fumo delle sigarette non sembra propriamente tabacco dozzinale.

Le innumerevoli versioni di 'Ten little indians'
Ci si rende conto che le innumerevoli versioni di Ten little indians, tradotto in altrettanti probabili (e a volte meno probabili) modi (soldatini, negri, etc.), potrebbero essere infinite. Versioni ufficiali, altre cambiate per ragion di stato durante la Seconda Guerra Mondiale, versioni commerciali, mainstream, ancora di nicchia. Su tutte il mio ricordo va a quella con Oliver Reed, sguardo magnetico per uno dei più grandi attori del cinema (e non solo) d'oltre Manica.
Teatro a lustro per l'occasione che sottolinea una volta ancora la squisita ospitalità cormonese ad offrire panettone e pandoro (anche qui in tema, sicuramente non dozzinali) e vin brulè al pubblico accorso a ridosso delle festività natalizie. E' un piacere notare seduto in platea un attento Bruno Pizzul, cittadino illustre del capoluogo del Collio.

Lo spettacolo in scena
Dieci modi per assassinare, dieci piccoli capolavori: soffocamento, paura, accoltellamento, impiccagione, arma da fuoco, per mutilazione, avvelenamento, eccesso di sonniferi, annegamento e suicidio indotto : tutto all'insegna dell'eleganza, il trash è bandito. Qui si muore in abito da sera, in papillon abbinato alla pochette ed ai gemelli. Il magnetismo di quei dieci protagonisti cattura sin dall'inizio il pubblico, la scenografia è fedele alla storia. Ti salta all'occhio ancora una volta il genio e l'attualità di Agatha che quasi un secolo fa trasforma il suo 'drama' in un reality-show ante-litteram dove un gioco crudele orchestrato da un invisibile Big-Brother conduce alla morte i 'concorrenti' uno alla volta, inesorabilmente. E sfortunatamente non ci sarà alcun vincitore.
Si, fa specie tornare a vedere il capolavoro di Agatha Christie ad esattamente un anno di distanza. Ma lo sappiamo, si torna sempre volentieri sul luogo del delitto.