1 maggio 2024
Aggiornato 03:00
cultura

Grim: «La Giunta Dipiazza investa di più sulle biblioteche diffuse»

Antonella Grim, consigliere comunale a Trieste e segretaria regionale del Pd, ha commentato la classifica 2017 del Centro per il libro e le lettura, che ogni anno inserisce l’elenco dei Comuni che entrano a far parte delle “Città che leggono”

TRIESTE -  «Il lavoro svolto dalla Giunta Cosolini per promuovere la lettura, soprattutto tra bambini e ragazzi, è stato premiato: è un impegno che va portato avanti e un patrimonio che non può essere disperso». Lo afferma Antonella Grim, consigliere comunale a Trieste e segretaria regionale del Pd, commentando la classifica 2017 del Centro per il libro e le lettura, che ogni anno inserisce l’elenco dei Comuni che entrano a far parte delle «Città che leggono», e Trieste è una di queste. Dei 522 partecipanti sono stati ammessi i 366 Comuni che hanno dimostrato di possedere tutti i requisiti richiesti dall’avviso pubblico per la qualifica di Città che legge, pubblicato lo scorso dicembre. Il progetto del Centro per il libro e la lettura (istituto autonomo del Ministero dei Beni e delle attività culturali), d’intesa con Anci, ha l’obiettivo di promuovere le Amministrazioni comunali che si impegnano a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio, e mette a disposizione specifici finanziamenti pubblici.

Gli obiettivi
Secondo Grim «anche dal ministero dei Beni culturali e da Anci arriva un riconoscimento al lavoro svolto a Trieste in questo settore negli ultimi anni. Cito, tra i tanti percorsi di lettura che abbiamo voluto rafforzare, «Nati per leggere» e le biblioteche diffuse. Su queste ultime, in particolare, abbiamo creduto molto, perché si tratta di una modalità di diffusione dei punti lettura realizzata in collaborazione con i cittadini, le associazioni e i comitati di genitori e di volontariato. Di recente ho presentato una mozione con cui ho chiesto alla Giunta Dipiazza di aumentare gli investimenti in questo campo, perché è essenziale che l’Amministrazione continui a sostenere le realtà già esistenti di biblioteche diffuse e che aumenti, ad esempio nei luoghi di attesa pubblici e sui mezzi pubblici, la presenza delle biblioteche diffuse e – conclude - di modalità che facilitino l’accesso alla lettura».