26 aprile 2024
Aggiornato 04:00
La polemica domenicale

Lavoro ed effetti del Jobs Act: scintille tra Savino e Grim

La parlamentare di Fi definisce 'fallimentare' l'azione del governo Renzi. La segretaria del Pd accusa di 'disfattismo' la sua avversaria politica

TRIESTE – Botta e risposta tra Sandra Savino, parlamentare e coordinatrice di Forza Italia in Fvg, e la segretaria regionale del Pd Antonella Grim. Motivo del ‘contendere’ i dati sul lavoro diffusi sabato dall’Ires Fvg.

«Il Jobs Act ha funzionato fino a quando ci sono stati vantaggi fiscali, l’errore di fondo è stata la mancanza di una strategia a lungo termine». Così Savino, riferendosi al crollo del 41,4% di assunzioni a tempo indeterminato. «I numeri - spiega Savino - hanno decretato il fallimento di un’operazione che Renzi, e i renziani, definivano una vera rivoluzione esauritasi nel giro del 2015 con un deciso calo di assunzioni nel 2016. La realtà è che per tre anni abbiamo avuto un Governo più attento alle marchette, agli spot e ai social. Oggi, com’era ampiamente prevedibile, esauriti i bonus fiscali le aziende non assumono più».

Immediata la replica di Grim. «Chiunque abbia letto il comunicato di Ires oltre la quinta riga potrebbe obiettare che lo scorso anno il numero di assunzioni a tempo indeterminato è stato significativamente superiore a quello del periodo 2013-2014, cioè pre jobs act. Savino legge solo quello che le fa comodo?». «Se Fi si propone di instillare il disfattismo e la sfiducia nel Paese e in regione - continua Grim - l'onorevole Savino incarna al meglio questa linea. Buio e catastrofe, ecco il quadro che offre ai cittadini. Mai una proposta, un'idea per fare meglio».