17 agosto 2025
Aggiornato 20:00
L'intervento

De Monte e Grim 'bacchettano' Dipiazza sul caso unioni civili

Il rispetto della legge e dei diritti delle persone viene prima dell’ideologia; da un buon amministratore ci si aspetta questo.": così l'europarlamentare del Pd. La segretaria dem invece si sofferma sulla "figuraccia nazionale del sindaco"

TRIESTE - «Il rispetto della legge e dei diritti delle persone viene prima dell’ideologia; da un buon amministratore ci si aspetta questo. Ora, grazie a qualche piccola sollecitazione esterna, il concetto sarà più chiaro anche laddove c’era chi faceva finta di non capire». Lo afferma l’europarlamentare del Pd Isabella De Monte, commentando il dietrofront del sindaco Dipiazza, che ha deciso di concedere l’utilizzo della sala matrimoni a Trieste per la celebrazione delle unioni civili dopo mesi di diniego.
Secondo De Monte «la legge sulle unioni civili è stata per l’Italia un risultato di civiltà straordinario, dopo anni di richiami da parte dell’Europa. Nonostante questo ci sono stati numerosi tentativi di boicottare in vario modo la norma da parte di alcuni sindaci italiani, come a Trieste. Una brutta pagina di amministrazione, che si chiude anche grazie all’intervento dei giudici».

Sul tema c’è anche l’intervento della segretaria del Pd Fvg, Antonella Grim: «Verrebbe da dire meglio tardi che mai. Peccato che la guerriglia ideologica del sindaco Dipiazza e della sua giunta sulle unioni civili abbia creato inutili sofferenze e discriminazioni, oltre che fatto fare a Trieste una figuraccia a livello nazionale».
Secondo Grim «lo abbiamo detto e ribadito per mesi, ma la maggioranza aveva eretto una barricata del tutto irragionevole e ingiustificata. Ora, davanti alle sentenze, Dipiazza deve fare un clamoroso dietrofront: ci auguriamo che ciò sia da monito anche negli altri casi in cui questa amministrazione di centrodestra governa guidata dall’ideologia e non dal senso delle Istituzioni e dal buon senso».