18 aprile 2024
Aggiornato 13:00
L'iniziativa

Medicine alternative: dal Fvg una proposta di legge 'per bloccare i ciarlatani'

Sandra Savino, parlamentare e coordinatrice in Fvg di Forza Italia, ha costruito una norma per porre un freno alle pseudo scienze. "E' ora di finirla con persone che senza la minima preparazione si improvvisano guaritori"

TRIESTE - «La proposta di legge è stata depositata a inizio dicembre e lo scopo principale è riuscire a porre un freno ai tanti ciarlatani che sfruttano i drammi delle persone per lucrare». Sandra Savino, parlamentare e coordinatrice in Fvg di Forza Italia, ha costruito una norma per porre un freno alle pseudo scienze raccontate anche nella trasmissione ‘Presa Diretta’, andata in onda qualche giorno fa su RaiTre.

«Una norma complessa - spiega Savino - perché la Costituzione italiana all’articolo 32 garantisce la più ampia libertà di scelta terapeutica. Senza citare casi di cronaca - continua la parlamentare azzurra - esistono delle risoluzioni europee che da un lato invitano i Paesi membri a sviluppare una regolamentazione comune e dall’altro chiedono, nel rispetto della libertà di scelta, di assicurare il più elevato livello di sicurezza e l’informazione corretta sull’innocuità, la qualità, l’efficacia e il rischio eventuale delle cosiddette medicine non convenzionali. L’obiettivo è quello di aiutare a scegliere, considerando che spesso chi si rivolge a questi presunti guaritori è gente disperata a cui sono stati diagnosticati mali incurabili e proprio per questo soggetti da tutelare in tutti i modi. Esiste qualche ciarlatano che punta a curare il cancro parlando di conflitti personali trasformando il fine vita in un calvario dei rapporti interpersonali».

La proposta di legge si compone di tre articoli che, semplificando, chiedono al Ministero della Salute di emanare un regolamento per l’accreditamento delle associazioni e delle società che ne fanno richiesta e che si occupano di: medicina omeopatica, medicina omotossicologica, agopuntura, medicina ayurvedica, medicina tradizionale cinese, fitoterapia, medicina antroposofica, osteopatia e chiropratica. Agli incontri dove vengono promosse queste ‘terapie’ è richiesta la presenza di un medico iscritto all’ordine professionale in appositi sotto albi che l’ordine dovrà valutare se istituire. Infine durante gli incontri privati, pubblici e sui vari siti internet bisognerà diffondere materiale informativo che chiarisca che le tecniche utilizzate non sono riconducibili alle discipline mediche tradizionalmente riconosciute e dunque inefficaci.

«La proposta - spiega Savino - mette alcuni paletti alla giungla attuale. In primis chi presenta una medicina alternativa deve essere iscritto all’albo professionale. Conferisce un’importante responsabilità anche agli ordini che avranno il compito di stabilire se tali scienze possono essere divulgate dagli iscritti e conferisce il potere di un procedimento disciplinare a chi le mette in pratica senza le necessarie autorizzazioni. Si tratta - prosegue la parlamentare - di una materia complessa anche perché siamo riusciti a regolamentare senza togliere la libertà a nessuno. Di certo è ora di finirla con persone che senza la minima preparazione si improvvisano guaritori. Auspico - conclude Savino - che il parlamento abbia il tempo di arrivare a una celere approvazione al fine di tutelare una fascia di popolazione non piccola ed a grave rischio».