1 maggio 2024
Aggiornato 06:00
Industria e territorio

Ferriera: il sindaco e il Pd sull’ “ultimatum” di Arvedi

Dipiazza: “Il cavaliere sta ricattando la città”. Grim e Pino: “Bisogna dialogare costruttivamente con un imprenditore in grado di risolvere una difficile sfida”

TRIESTE - Il cavalier Giovanni Arvedi, riferiscono i sindacati della Ferriera, ha oggi lanciato un ‘ultimatum’: «Se il clima politico non cambia sono pronto a chiudere».

La risposta del sindaco
Così ribatte il sindaco Dipiazza: «Le dichiarazioni del cavaliere si possono interpretare solo come un ricatto alla città. Il Comune sta facendo solo quello che deve fare per tutelare la salute dei cittadini e dei lavoratori e accertare che l’azienda stia ottemperando alle prescrizioni imposte dall’accordo di programma e dall’AIA affinchè ci siano effetti tangibili sul miglioramento della salute e qualità della vita dei cittadini di Servola. Purtroppo dai dati che abbiamo, dalle indagini che sono state fatte (vedi esame delle urine dei cittadini di Servola che evidenziano concentrazioni di marcatori di stress ossidativo (malonildialdeide, idrossi-deossiguanosina) associati a preoccupanti modificazioni delle cellule e del DNA), dagli atti dell’azienda di non voler rispettare quanto indicato nell’accordo di programma, vedi copertura dei parchi minerari, le preoccupazioni sono molte e fondate».

La replica del Pd a Dipiazza
Intervengono la segretaria del Pd Fvg, Antonella Grim, e del Pd di Trieste, Adele Pino, che contestano la reazione del sindaco, mettendo in discussione le soluzioni da lui proposte per riassorbire i dipendenti della Ferriera in caso di chiusura: «stiamo parlando di una possibile crisi occupazione senza precedenti a Trieste, che lascerebbe senza lavoro e reddito centinaia di famiglie, in una città già provata dalla crisi. E non basterebbe l’apertura di qualche monomarca, tra l’altro frutto del lavoro della precedente Amministrazione comunale»
«Per la prima volta dopo decenni – sottolineano Grim e Pino – c’è un imprenditore che ha dimostrato la volontà di provare a vincere, assieme ai lavoratori e alle istituzioni, questa difficile sfida, e le istituzioni hanno il dovere di fare il possibile per raggiungere l’obiettivo. Per questo – concludono – il sindaco Dipiazza deve mettere da parte il clima di dannosa ostilità mostrata finora ad Arvedi e dialogare con lui in modo serio e costruttivo, individuando le soluzioni possibili, a salvaguardia dei cittadini di Servola e dei lavoratori».