3 maggio 2024
Aggiornato 02:30
È successo in pieno giorno

“O la droga o la vita”. Rapina alla farmacia di San Giacomo

Un giovane tossicodipendente in crisi d’astinenza si è fatto consegnare sostanze destinate ai malati terminali riferendo di avere un’arma in tasca. È ancora a piede libero

TRIESTE - La mattina di Mercoledì 2 novembre, riporta in quotidiano ‘Trieste Prima’, un giovane ha rapinato la farmacia di Campo San Giacomo. Non soldi: stupefacenti. In piena crisi d’astinenza il ragazzo si è fatto consegnare morfina e antidolorifici, sussurrando alla dottoressa in turno che aveva un’arma in tasca.
Nonostante l’intervento immediato della Squadra volante della Polizia, il rapinatore è uscito di scena rapidamente e non è stato possibile identificarlo.
Esiguo il danno economico, grande spavento per i presenti visto che il fatto è avvenuto alle 9:30 del mattino, con i clienti presenti.

Succede sempre di notte
Solitamente gli astinenti in piena crisi che si recano in farmacia sono un triste fenomeno in prevalenza notturno tanto che le farmacie, per evitare episodi come questo o più gravi, hanno inserito le siringhe (ufficialmente per diabetici) nei distributori all’esterno, insieme ai preservativi e ai prodotti che possono generare vergogna a contatto diretto col negoziante. Ovviamente la stessa politica non è applicabile a prodotti come la morfina, che viene spesso custodita in cassette di sicurezza. In fatti il ragazzo si era in precedenza rivolto alla meno centrale farmacia di via dell’Istria, ma ha dovuto desistere perché la venditrice non era in possesso delle chiavi.