3 maggio 2024
Aggiornato 15:00
Speciale festival

Schiavi oggi, èStoria conclude con l'Italia dello sfruttamento

Testimone d'eccezione a Gorizia, Yvan Sagnet, leader del primo sciopero dei braccianti stranieri nel 2011. Oggi, alle 18.30 alla Tenda Erodoto del festival. Seguirà l'aperitivo musicale di chiusura

GORIZIA - Dalla Puglia al Piemonte, passando per la Lucania, il Lazio e la Campania, i braccianti immigrati sono sempre più spesso vittime di un feroce sfruttamento. Questo il tema dell'evento conclusivo di èStoria, presso la tenda allestita al giardino pubblico di Gorizia. Alle 18.30 di oggi, domenica 22 maggio, interviene il testimone d'eccezione Yvan Sagnet, il leader del primo sciopero dei braccianti stranieri contro i caporali e gli imprenditori agricoli nelle campagne di Nardò in Puglia nell’agosto 2011.

Laureato in Ingegneria delle Telecomunicazione al politecnico di Torino, con quello sciopero Sagnet spianò la strada all'approvazione della legge penale contro il caporalato, come si definisce l'intermediazione illecita di manodopera. L'incontro con il pubblico del festival internazionale di èStoria sviscera l'attualità della situazione in cui frequentemente i braccianti stranieri sono costretti a vivere e a lavorare nella filiera produttiva di prodotti agricoli come arance e pomodori. 

Accanto a Yvan Sagnet, interverranno Stefano Mensurati e Fabio Ciconte. Seguirà l'aperitivo conclusivo del ricco programma di èStoria, con la partecipazione degli studenti del dipartimento jazz della scuola di musica Emil Komel di Gorizia che eseguiranno brani di grandi jazzisti, quali Charlie Parker, Miles Davis e Wes Montgomery.

Per informazioni: www.estoria.it