28 agosto 2025
Aggiornato 10:00
Più attenzione agli uomini in servizio

C'è il capo della Polizia a Trieste, e il Sap protesta

Motivi del malcontento, le carenze di organico, l’inadeguatezza dell’equipaggiamento e il deficit di addestramento. Il segretario Comelli: «In Fvg sono andati in pensione 106 poliziotti, sostituiti da soli 10 ingressi»

TRIESTE – Il capo della polizia, Alessandro Pansa, ha fatto visita alla città di Trieste per assistere alla cerimonia di intitolazione del Centro Polifunzionale della Polizia di Stato di San Sabba all’Ispettore Capo Luigi Vitulli, medaglia d’oro al Valor Civile, caduto in servizio nel 1999. Nell’occasione, il Sap, Sindacato autonomo di Polizia, ha organizzato un sit in di protesta.

Motivi del malcontento, le carenze di organico, l’inadeguatezza dell’equipaggiamento e il deficit di addestramento. «Problematiche attuali anche negli uffici della Polizia di Stato della nostra realtà – ha chiarito il segretario regionale del Sap, Olivo Comelli – penalizzata ulteriormente dall’emergenza immigrazione e dai profughi provenienti dalla rotta balcanica. Solo per citare alcuni numeri – ha chiarito – nel 2015 sono andati in quiescenza in Friuli Venezia Giulia 106 poliziotti, sostituiti da soli 10 nuovi ingressi e che l’età media del personale operante in regione è di oltre 49 anni. Le denunce pubbliche del Sap hanno prodotto una violenta reazione del Ministero dell’Interno che ha sottoposto i dirigenti sindacali a procedimenti disciplinari, sospensioni dal servizio e deferimenti all'autorità giudiziaria».

La rappresentanza sindacale ha partecipato alla cerimonia in memoria del collega Vitulli, «per onorare il suo estremo sacrificio», ma ha evitato il saluto al capo della Polizia riservato alle organizzazioni sindacali. «Non è più tollerabile che si lasci debilitare in questo modo l’apparato sicurezza – denuncia ancora il Sap – e in queste occasioni si mettano in mostra le parti più belle, non corrispondenti alla vita reale e quotidiana. Da anni infatti, nella struttura non si effettuava un’opera di pulizia straordinaria per rimuovere uno stato indecente nella quale ogni giorno gli operatori di polizia svolgono il proprio lavoro, mentre continuano a permanere precarie le condizioni igieniche di tutti gli uffici di polizia della provincia a causa del taglio dei fondi previsti».

In chiusura, Comelli, ha lanciato un vero e proprio appello a Pansa: «Vorremmo un capo della Polizia che oltre a onorare giustamente i nostri caduti, si ricordasse di quelli che ogni giorno lavorano per il bene della comunità e che oltre alle parole di circostanza dimostrasse la vicinanza, reale, concreta ai ‘suoi poliziotti’ iniziando, magari, dall’ascoltare quali siano le ragioni dello sciopero della fame del nostro segretario generale Gianni Tonelli e le rivendicazioni dei colleghi fatte tramite il Sap».