Anche i 40 mila professionisti del Fvg avranno accesso ai Fondi europei
La norma che equipara i liberi professionisti alle Pmi è inserita nel comma 475 del maxiemendamento alla Legge di Stabilità approvato in Senato
TRIESTE - Anche i liberi professionisti potranno accedere ai fondi europei. La norma che equipara i liberi professionisti alle Pmi è inserita nel comma 475 del maxiemendamento alla Legge di Stabilità approvato in Senato.
Si tratta in realtà del recepimento di un indirizzo europeo, il cosiddetto Piano di Azione a sostegno delle libere professioni, presentato dalla Commissione Ue nell’aprile dell’anno scorso, con il quale si è giunti a una effettiva equiparazione non sul piano della natura giuridica, che rimane ben diversa, ma considerano i professionisti come esercenti di un’attività economica.
«Siamo molto soddisfatti di un passaggio che da tempo stavamo aspettando e sollecitando – afferma Romeo La Pietra, presidente di Professionisti per il Fvg –. Anche se con un ritardo di oltre un anno dall’apertura europea, con questa norma i liberi professionisti potranno accedere ai piani operativi regionali e nazionali dei fondi sociali europei (Fse) e del fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). L’Unione Europea – prosegue il presidente – ha riconosciuto agli undici milioni di liberi professionisti europei, di cui 40mila in Fvg, un ruolo di traino economico e di motore dello sviluppo e dell’occupazione. Confidiamo che la Regione apra concretamente a breve i fondi europei ai professionisti consentendo un salto di crescita indispensabile alle nostre strutture professionali, cerniera fra il mondo dell’impresa e della ricerca per lo sviluppo della territorio. Sul tema dei fondi comunitari – conclude La Pietra – la nostra associazione si è particolarmente concentrata individuando in questo segmento, oltre che la possibilità di benefici, anche e soprattutto l’apertura di un nuovo importante spazio di lavoro per i professionisti di tutte le aree. In tal senso, proprio nello scorso luglio, abbiamo organizzato un convegno sui fondi comunitari e sugli aiuti di stato con autorevoli relatori regionali e da Bruxelles».