28 agosto 2025
Aggiornato 06:00
La protesta

«No a una legge che legherebbe le mani alle forze di polizia»

Il Sap, lunedì 6 luglio, manifesterà nel centro di Trieste per dire no alla norma sul reato di tortura in discussione in Parlamento

TRIESTE – Il sindacato autonomo di Polizia (Sap) dice non al reato di tortura. Lunedì 6 luglio, dalle 10 alle 13, i rappresentanti delle forze dell’ordine manifesteranno nel centro di Trieste, in piazza della Borsa e in Corso Italia. L’obiettivo è spiegare  ai cittadini e alla stampa le ragioni della contrarietà alla legge sul reato di tortura in discussione in Parlamento.

Dopo la manifestazione nazionale di Milano del 25 giugno, che ha avuto un ottimo successo e che ha acceso un ampio dibattito sulle maggiori testate giornalistiche delle televisioni e della carta stampata, il Sap Trieste torna in mezzo ai cittadini per spiegare le motivazioni del proprio ‘no’ a questa legge,  pur essendo contrari a ogni tipo di tortura.

«Riteniamo che questo disegno di legge nasconda la volontà  di ‘colpire’ le  donne e gli uomini  in divisa strizzando all'occhio del ‘partito’ trasversale dell'antipolizia – lamenta il Sap –. Non è una visione corporativa, noi siamo quelli contrari ai codici alfanumerici sulle divise, in alternativa proponiamo le più  moderne telecamere per raccontare la verità  completa dei fatti. Riteniamo questa legge sbagliata – aggiunge – perché  cosi come è formulata, legherebbe le mani alle forze dell’ordine e perché a differenza di altri paesi dell'Europa abbiamo una legislazione che prevede già la pena per eventuali abusi da parte degli operatori di Polizia».

Durante la mattinata sarà distribuito un pieghevole dove sono illustrate le ragioni della campagna d'informazione.