18 aprile 2024
Aggiornato 04:30

Clotilde Courau: "Il mio sogno? Lavorare in Italia con Garrone"

A Roma per il festival Rendez-vous, parla del cinema italiano

Roma - Ha lavorato con i grandi maestri del cinema francese, da Jacques Doillon, con cui ha esordito vincendo il premio come migliore interpete alla Berlinale con "Le petit criminel", a Philipe Garrel che l'ha diretta nel suo ultimo film, "L'ombre des femmes". Ma Clotilde Courau ha un sogno nel cassetto: lavorare con il nostro Matteo Garrone: "Veramente Matteo Garrone è qualcuno di speciale.

Mi dispiace che un film come 'Reality' non sia stato così apprezzato come meritava in Europa. Lui ha una capacità poetica, onirica, un universo in cui mette grande energia e corre sempre dei rischi nel raccontare le sue storie. Non so se i nostri universi potranno mai incontrarsi, perché io sono molto francese, lui molto italiano, e non so se potrebbe mai immaginare un personaggio come me nel suo universo, ma sicuramente lui è un grandissimo regista".

Ci sono anche due registe donne, con cognome italiano, con cui Clotilde Courau amerebbe lavorare: Valeria Bruni Tedeschi e Valeria Golino. "Due donne perché per me è importante includere delle donne nelle mie scelte, per le battaglie che dobbiamo condurre. Valeria Bruni Tedeschi mi piace molto come regista, mi piacerebbe lavorare con lei. E poi so che Valeria Golino sta preparando il suo secondo film da regista: la stimo perché è una donna e un'attrice italiana che ha sempre difeso gli autori, che non ha mai fatto scelte facili. Ho una grande ammirazione per lei".