25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Società

Prima le donne… e poi gli uomini. Come le persone sono più propense a proteggere o sacrificare

Secondo uno studio le persone sono in genere più propense a sacrificare un uomo piuttosto che una donna, quando si tratta di salvare loro la vita, ma anche quando si tratta di perseguire i propri interessi personali

In caso di evento drammatico come l’affondare di una nave o altra emergenza si soleva dire «prima le donne e i bambini», lasciando intendere che erano loro i primi da salvare e poi, se proprio non se ne poteva fare a meno, anche gli uomini sarebbero dovuti essere salvati… Questo modo di pensare pare che sia in qualche modo rimasto impresso nella mente collettiva tanto che, come emerso da un nuovo studio, ancora oggi in cado d’emergenza si tende a proteggere più le donne rispetto agli uomini.

Conservare
«Il nostro studio – sottolinea la dott.ssa Oriel FeldmanHall della New York University – indica che pensiamo che il benessere delle donne debba essere conservato più di quello degli uomini». Lo spirito di conservazione, che dunque tende a essere indirizzato più verso il gentil sesso, è apparso lampante durante una serie di tre esperimenti a cui hanno partecipato volontari di ambo i sessi. Utilizzando una tecnica comunemente usata negli studi di psicologia, chiamata ’’Trolley Dilemma’’ (o problema del carrello ferroviario), i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di risolvere una questione particolare.

Chi sacrificare?
Nel primo esperimento, i partecipanti dovevano scegliere chi sacrificare, tra un uomo e una donna, per salvare altre cinque vite umane, spingendo l’uno o l’altra sul percorso del treno in arrivo. I risultati hanno rivelato che sia gli uomini che le donne hanno nella maggioranza dei casi deciso che era sacrificabile l’uomo piuttosto che la donna. Nel secondo esperimento, dove si poteva decuplicare una somma di denaro, ma solo se sottoponevano gli altri a lievi scariche elettriche per tutto il tempo del test – se avessero rinunciato ai soldi, niente scariche elettriche. Anche qui, i risultati hanno evidenziato come tutti i partecipanti fossero meno propensi a sottoporre alle scariche elettriche le donne, per cui piuttosto rinunciavano al denaro.

Cavalieri moderni
Secondo quanto emerso dai risultati finali dello studio, pubblicati sulla rivista Social Psychological and Personality Science, vi un sentimento popolare cavalleresco ancora vivo. Questo fa sì che si tenda a ritenere inaccettabile danneggiare o fare del male a una donna – specie per guadagno personale. La donna è anche ritenuta più sensibile al dolore. Tutto questo è stato evidenziato dal terzo esperimento, basato su un’indagine. «Vi è infatti un pregiudizio di genere [sessuale, Ndr] in queste cose: la società percepisce come più moralmente inaccettabile nuocere alle donne», ha concluso il prof. Dean Mobbs della Columbia University.