12 ottobre 2025
Aggiornato 03:30
Allergia a nichel, oro e argento

I tuoi gioielli preferiti, possono diventare pericolosi per la salute

Sempre più frequenti le allergie causate da nichel e leghe metalliche. Ecco come riconoscere i gioielli sicuri per te e la tua salute

Quale donna non ama ornarsi di gioielli? Purtroppo, però, non tutte possono farlo. La colpa è delle leghe metalliche utilizzate nella realizzazione di monili – compresi quelli più costosi – che possono scatenare pericolose allergie. Non sempre, tuttavia, è facile imputare disturbi della salute all’utilizzo quotidiano dei nostri gioielli. Ecco tutto ciò che c’è da sapere su tesori & affini.

Il problema principale è il nichel
Si tratta di un problema che può insorgere a qualsiasi età. L’allergia al nichel sembra essere sempre più diffusa e si manifesta, nella maggior parte dei casi, con una dermatite o un’irritazione. Tuttavia, ogni persona può avere una risposta differente quando viene a contatto con tale sostanza e, in alcuni casi, possono verificarsi sintomi molto più severi. A differenza di quanto si creda, tale allergia può manifestarsi anche con gioielli molto costosi in cui vengono aggiunte piccole quantità di nichel.

  • Approfondimento: cos’è il nichel?
    Si tratta di un componente molto comune sia nei preziosi che nella bigiotteria. Ha lo scopo di indurire i monili e in genere è presente a una concentrazione massima del 15%. È molto frequente trovarlo nei gioielli in oro e argento, perché in natura tali elementi sono troppo morbidi per essere trasformati in bracciali, anelli, orecchini o catenine. Si trova nella maggior parte degli orologi e nell’acciaio destinato a uso chirurgico. Ma non è difficile reperirlo anche in cinture e spille.

Un disturbo in costante aumento
L’allergia al nichel è un problema sempre più diffuso. Nonostante ciò non esistono normative che ne vietino l’uso. Esistono però gioielli in cui è stato sostituito il nichel con il palladio – metallo più costo che comunque non causa allergie. Il vistoso aumento delle allergie sembra dovuto al maggior numero di persone che eseguono fori per gli orecchini e il piercing. Il luogo in cui viene eseguito il foro presenta una pelle molto più sensibile e di conseguenza molto più incline a sviluppare forme allergiche.

Come si sviluppa l’allergia al nichel?
Se non ci sono sufficienti barriere protettive negli strati superficiali della pelle, il metallo riesce a penetrare all’interno entrando nel circolo ematico. È qui che le nostre cellule reagiscono alla presenza del nichel. Il tutto è favorito dal calore, momento in cui i pori sono molto dilatati, permettendo una penetrazione maggiore. Inoltre, se è presente anche sudore possono formarsi Sali di nichel che scatenano l’allergia. Altro problema è il lavaggio. Ogni volta che vi lavate con acqua e sapone è bene togliere i monili: i detergenti aumentano pericolosamente l’assorbimento delle sostanze presenti negli strati esterni della pelle.

  • Approfondimento: una legge che ne limita l’utilizzo
    Non esiste una legge che vieta l’utilizzo del nichel, ma una direttiva europea (76/769/EEC) lo limita in casi specifici. In questa si riporta che il nichel non deve essere inserito in particolari elementi: «nei sistemi con pernetti, che vengono introdotti nelle orecchie forate e in altre parti forate del corpo umano durante la cicatrizzazione delle ferite causate dalla foratura, indipendentemente dal fatto che possano essere in seguito rimossi, a meno che questi pernetti non siano omogenei, con un contenuto di nichel (espresso come massa di nichel rispetto alla massa totale) inferiore allo 0,05%»

Il nichel viene limitato nei prodotti con rilascio prolungato
La stessa direttiva europea stila un elenco dei prodotti il cui uso deve essere limitato «se la velocità di rilascio del nichel da parte di questi prodotti che vengono in contatto diretto e prolungato con la pelle è superiore a 0,5 µg/cm 2 /settimana:

• orecchini,

• collane, braccialetti e catene, anelli e braccialetti da caviglia,

• casse per orologi da polso, cinturini e fibbie per orologi,

• bottoni automatici, fermagli, chiusure lampo e marchi metallici, quando sono usati in indumenti;

Ciò significa che non è fondamentale sapere il contenuto di nichel di un singolo gioiello, piuttosto la velocità di rilascio.

Esistono cure efficaci?
Allo stato attuale non si conoscono cure. Se si hanno allergie al nichel si devono eliminare tutti i gioielli in oro e argento che lo contengono. L’unica alternativa è l’acciaio inox. Va precisato, tuttavia, che anche questo contiene nichel, ma generalmente non è possibile che esso venga rilasciato sulla pelle.

Un piccolo escamotage per usare comunque i gioielli
Se non si tratta di un’allergia severa si può ricorrere a un piccolo trucco per utilizzare lo stesso piccoli gioielli come, per esempio, anelli o spille. Prendi l’anello e ricoprilo al suo interno – la parte che va a contatto con la pelle – con dello smalto. Esso forma una barriera protettiva che dovrebbe evitare la penetrazione del nichel. Ovviamente bisogna utilizzare smalti di qualità perché anche questi, ahimè, non sono privi di effetti collaterali.