28 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Tv novità

Roberto Saviano su DeeJay Tv, un piccolo gioiello televisivo

Con «Imagine» Saviano ha raggiunto tante persone raccontando un anno pieno di difficoltà ma anche ricco di conquiste

ROMA - Il racconto televisivo del 2015 andato in onda ieri sera, ha confermato ancora una volta l'innegabile talento di Roberto Saviano come narratore di storie.

Jovanotti ospite d'eccezione
Un racconto che parte da un dettaglio, un particolare, un oggetto, un'idea, una sensazione e si sviluppa grazie alla maestria di Saviano. Ospite del programma, un Lorenzo Cherubini ispirato e nei panni del cantastorie, che ha raccontato come è cambiato anche il suo mondo, quello dei concerti, della musica, ai tempi del rischio terrorista

Un anno difficile
«Imagine», il racconto televisivo del 2015 andato in onda ieri sera su Deejay Tv, ha ripercorso un anno difficile, lo scrittore di Gomorra è partito da un AK-47, un kalashnikov, per poi muoversi con la consueta efficacia tra tragedie, ingiustizie, storie di glorie e miserie umane che hanno caratterizzato l’anno che sta per chiudersi. La scenografia era forse un po’ troppo lugubre, e insieme al volto naturalmente tragico di Saviano, il clima non era certo dei più allegri. Ma in fondo c’era da raccontare la barbarie dell’Isis, i tanti episodi drammatici del 2015, e c’era comunque poco da ridere. Nella parte sullo Stato islamico Saviano ha analizzato con dovizia di particolari i metodi di comunicazione dei terroristi, paragonandoli a quelli dei narcotrafficanti messicani.

Gossip, sport e terrorismo
Con le sue storie con la s minuscola, Saviano ha raccontato al meglio la Storia con la maiuscola. Si va da una sorta di fenomenologia delle Kardashian, alla drammatica immagine del cadavere del piccolo Aylan su una spiaggia turca. Non potevano mancare, poi, le storie personali e professionali di due donne italiane protagoniste del 2015: Samantha Cristoforetti e Flavia Pennetta. Ma per un fenomeno di massa raccontato, Saviano riesce sempre a pescarne anche uno meno conosciuto ma comunque importante. In questo caso, le vittorie di Martina Caironi, atleta paraolimpica. Nell’Italia del 2015, però, c’è poco spazio per i fulgidi esempi, e Saviano passa a raccontare il funerale di Vittorio Casamonica, che tanto scalpore aveva fatto qualche mese fa.

Tante contraddizioni su cui riflettere
Lo scrittore campano torna spesso sulle contraddizioni dei terroristi, sull’incoerenza del loro predicare e del loro razzolare. Lo fa per far capire agli spettatori che l’Islam come religione c’entra solo marginalmente, o forse per nulla, con le stragi di questi mesi. Una posizione coraggiosa, in una Italia sempre più invasa dalla retorica populista anti-musulmana.