Madonna a Torino, misure di sicurezza come all'aeroporto
Saranno adottate le stesse misure di sicurezza pensate per la Sindone. Per entrare al Palalpitour si dovranno superare tre livelli di controllo
TORINO – Si attendono 33 mila spettatori i concerti di Madonna. Un mega evento per il quale sono state attivate le stesse misure di sicurezza pensate per l’ostensione della Sindone. Un concerto è a rischio quanto un simbolo sacro. Questo ha insegnato purtroppo la strage al Bataclan.
Tre barriere da superare
Così prima di varcare il Palalpitour che stasera ospita il primo dei 3 concerti italiani di Madonna, bisognerà superare tre barriere, tre cerchi concentrici con metal detector, e probabilmente anche cani antiesplosivo e pattuglie a cavallo. In ognuno dei tre blocchi che faranno da filtro per il numeroso pubblico atteso si controlleranno biglietti, borse e zaini. Sarà un po’ come affrontare i controlli aeroportuali prima di imbarcarsi. Per questo è consigliato di arrivare prima delle 17.30 e di non portare bagagli ingombranti o oggetti come forbicine che potrebbero essere sequestrati. 1300 biglietti sono stati acquistati online dall'estero: da Tonga, Arabia Saudita, Afghanistan, Francia, Belgio, e Gran Bretagna. Le misure di sicurezza saranno rafforzate, ma discrete, per non creare il panico. Quasi mille uomini delle forze dell’ordine in campo, molti saranno in borghese, pronti a intervenire e a dare l' allarme nel caso accadesse qualcosa all'interno del palazzetto.
Controlli scrupolosi
Dunque niente bottigliette e contenitori: banditi quelli di vetro come quelli in plastica. Niente oggetti appuntiti, niente zaini e borse ingombranti. Certo non sarà facile, per chi campeggia da giorni davanti alla struttura, credere di poter raggiungere il palco con sacchi a pelo e tende sulle spalle. Il rischio, serio, è di dover lasciare tutto quanto agli agenti senza grandi speranze, diciamo pure nessuna, di potersene riappropriare alla fine del concerto. I servizi di antiterrorismo si sono già dati da fare per controllare, uno per uno, tutti i biglietti e i rispettivi proprietari in arrivo a Torino. Sotto la lente sono finiti in modo particolare i voucher, poche decine, acquistati in Afghanistan, Arabia Saudita e Sudafrica. L’area tra corso Sebastopoli e corso Unione Sovietica, poi, sarà pattugliata dalle prime ore del pomeriggio. Tutto per garantire la massima sicurezza e far si che quello di Madonna, ritornata a Torino dopo 25 anni, resti solo un concerto.