23 aprile 2024
Aggiornato 12:30
In scena fino all'8 novembre

«Il prezzo» di Arthur Miller al Teatro Argentina

La stagione del teatro Argentina si apre con lo spietato dramma di Arthur Miller, recitato magistralmente da un trio di attori superbi

ROMA - «Il prezzo» è un'opera di Miller ancora poco nota in Italia, ma assolutamente attuale, moderna ed emozionante. Un grande testo per attori che devono essere all'altezza, come quelli che lo fanno rivivere sulle scene dell'Argentina fino all'8 novembre: un tormentato e bravissimo Massimo Popolizio che interpreta il protagonista Victor, Umberto Orsini nel ruolo dell'acuto quanto scanzonato compratore Solomon e la severa quanto intensa Alvia Reale nel ruolo della moglie Esther.

Il dramma di Miller
In questa commedia amara tutto ha un prezzo, ma viene svelato solo nel finale. Le scelte esistenziali del protagonista, i ricordi, gli errori, i sacrifici economici, le sconfitte professionali e interpersonali fanno parte di un unico puzzle e ciascuno dei personaggi che calca la scena ne fa parte e viene macinato dal suo stesso passato, finché non emerge la verità sfavillante di un lieto fine che non lascia l'amaro in bocca. Un dramma potente da gustare battuta per battuta (non sono poche quelle che andrebbero mandate a memoria), e che allo stesso tempo saluta lo spettatore con un sorriso dolce e benevolo come quello della moglie verso il marito ritrovato. 

La vicenda
La storia racconta le vicende familiari di Victor, un poliziotto vicino alla pensione, che decide di vendere a un compratore tutti i mobili del padre defunto. Il ritorno inatteso del fratello Walter, medico ricco e affermato, è l'occasione per riaprire (e sanare) ferite dolorose e incancrenite negli anni. La verità degli intricati quanto spietati rapporti familiari, regolati dal denaro e dall’egoismo, emerge poco a poco, come le incomprensioni e le menzogne del passato. Proprio come i mobili, tutto ha un prezzo: la dignità, il rispetto, la libertà, la famiglia, la carriera, il perdono. Un testo decisamente attuale che ripercorre la crisi economica degli anni '30 e che getta una nuova luce anche sulla nostra condizione di incertezza economica e sociale.

Popolizio racconta
«Ho accolto con grande entusiasmo la responsabilità di dirigere questa commedia – racconta l'attore che interpreta il protagonista, Massimo Popolizio – È un’opera a mio avviso molto importante perché riprende argomenti cari a Miller e ad altri autori americani della seconda metà del Novecento che hanno focalizzato sul tema della famiglia e del disagio economico legato a mutamenti storico-economici il loro interesse più appassionato. In questa commedia tutto ha un prezzo, ma quello che mi ha colpito di più, in questo lavoro così ben strutturato nella sua alternanza di momenti divertenti e di momenti drammatici, è stata la consistenza e lo spessore dei quattro personaggi che animano la storia». Assolutamente da non perdere. Potrebbe capitarvi anche di incontrare Nanni Moretti (qualora fosse di vostro gradimento), come successo a noi.