19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Musica novità

Bocelli, omaggio alla settima arte con «Cinema»

un nuovo album per celebrare i brani che hanno fatto, insieme alle immagini, la storia del cinema. Una raccolta di successi planetari con duetti illustri e corredati da video indimenticabili

FORTE DEI MARMI - Andrea Bocelli ha inciso in studio, a due anni da «Passione», un album con il miglior il cinema da ascoltare. Si chiama infatti «Cinema» il nuovo lavoro del tenore toscano, che uscirà nelle prossime feste natalizie in 75 Paesi. Da «Brucia la terra» da «Il Padrino» a «La Chanson de Lara» da «Il Dottor Zivago», a «L'amore è una cosa meravigliosa» dall'omonimo film.

Tre duetti d'eccezione
L'album contiene anche tre importanti duetti: il singolo, già uscito, «E più ti penso» cantato da Bocelli con Ariana Grande; «No llores por mi Argentina» da «Evita» cantata con Nicole Scherzinger e «Cheek to Cheek» da «Il cappello a cilindro», dove Bocelli torna a cantare con la moglie Veronica Berti, su un testo tradotto in italiano dallo stesso tenore. «Cinema» è corredato anche da due video stellari: il primo è quello del duetto con la Grande ambientato tra Roma e Tokyo, che ha già totalizzato oltre 4 milioni di visualizzazioni su YouTube; il secondo è quello realizzato per Nelle tue mani (Now we are free) da Il Gladiatore, dove John Travolta è protagonista accanto a un Bocelli a cavallo e a due dei figli del tenore.

Un disco molto sentito da Andrea
«E' un disco che voglio fare da tanto tempo- confessa Bocelli presentando il disco nella sua casa di Forte dei Marmi - da quando ragazzo ascoltavo questi meravigliosi brani dalla voce di Frank Sinatra, di Mario Lanza, di Jose Carreras a quando dopo cantavo questi brani come giovane pianista di pianobar, perché insomma li ho amati da sempre. E poi perché credo che la musica da film sia un genere a se stante, libero, fuori dagli schemi. Un brano che fa da colonna sonora ad un film non deve necessariamente rientrare nello schema delle strofe, dell'inciso ma rappresenta per il compositore un'immensa prateria dove può spaziare come e dove vuole lasciandosi andare alla propria ispirazione, alla propria inventiva, alle proprie emozioni».