28 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Pier Paolo Pasolini

40 anni senza Pasolini, gli eventi che lo celebrano

Sono già passati quarant'anni da quella tragica notte del 1975 in cui lo scrittore, poeta, regista e pensatore fu ucciso. A Roma è stato presentato un fitto calendario di eventi che celebrano il genio indiscusso di Pasolini

ROMA - Sono passati già quarant'anni da quel 2 novembre in cui moriva tragicamente, barbaramente ucciso, Pier Paolo Pasolini, scrittore, poeta, cineasta, pensatore militante, mito critico e tragico, testimone di ieri, profeta dell'oggi, spirito più moderno di ogni artista moderno, il Poeta Corsaro, personalità unica del panorama culturale italiano del '900. Il Teatro di Roma gli dedica uno dei percorsi tematici della nuova Stagione, per raccontarne la straordinaria personalità di acuto osservatore del presente sempre fuori dal coro.

Un calendario fitto di eventi
Il Comitato Nazionale Pasolini, ha presentato, martedì 20 Ottobre, presso il Teatro India della Capitale un calendario fitto di eventi nel ricordo del quarantennale della morte dell’Artista italiano. Per l’occasione, si preannunciano proiezioni, mostre, spettacoli teatrali e istallazioni su tutto il territorio nazionale. Il Poeta, scrittore, regista, e giornalista originario di Bologna ha inciso indelebilmente la Storia e nella Cultura del Belpaese. Intellettuale del dissenso, è stato un personaggio controverso, osannato e condannato anche per le sue critiche alla società borghese dell’epoca sessantottina e per la propria omosessualità. Un percorso di 7 spettacoli, eventi speciali e l’idea di un’insolita esperienza di viaggio. Un’occasione per riflettere sull’attualità attraverso le parole e l’opera di chi l’attualità aveva saputo decifrare con disincantata lungimiranza.

La solitudine dell'artista
Proprio per il suo essere artista poliedrico, istrionico e anticonvenzionale, nel corso della sua vita ha collezionato valanghe di querele e denunce. Perquisito e denigrato è stato carne da macello per i suoi detrattori, i quali non sono mai riusciti a svilirne la grandezza. Diceva di sè: «La mia indipendenza, che è anche la mia forza, implica la solitudine, che è anche la mia debolezza». In questa citazione è racchiuso tutto il pensiero di Pasolini, il modus vivendi di un uomo dal sensibile travaglio interiore. Dietro la sua morte tante congetture: chi urla al complotto, chi lo sfata. La realtà è che quella notte a cavallo tra l’1 e il 2 di Novembre, Pino Pelosi, il giovane omicida che massacrò il letterato, ha scritto una pagina buia della storia italiana, dal secondo dopoguerra ad oggi.