23 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Al cinema

Ken Loach, l'Irlanda tra amore e libertà in «Jimmy's Hall»

Il regista britannico è tornato con una nuova emozionante pellicola che racconta una storia vera ambientata nell'Irlanda degli anni '30. Applauditissimo a Cannes

ROMA - Un mondo povero, semplice, rurale, che si porta addosso i segni della Guerra civile e il disastro della Grande Depressione, ma anche fresco e vitale, con i suoi anti-eroi che fanno sorridere e commuovere. Ken Loach è tornato e questa volta ci propone una storia quasi vera (romanzata ma veritiera) ambientata nell'Irlanda degli anni '20/'30: «Jimmy's Hall - Una storia d'amore e libertà» resuscita un personaggio leggendario nell'Irlanda del Nord, Jimmy Gralton, che nel 1921 decide di costruire nel suo paese un locale dove poter ballare, fare pugilato, imparare a disegnare e partecipare ad altre attività culturali, una sorta di centro sociale ante litteram. Tacciato di comunismo, Gralton è però costretto a scappare negli Stati Uniti. Dieci anni dopo, Jimmy torna e i giovani del posto lo convincono a riaprire il locale.

LA SINISTRA ALLEGRA - Applauditissimo a Cannes, «Jimmy's Hall», usando le parole del regista, è un film che «rimette in discussione il luogo comune secondo cui la sinistra è moribonda, deprimente, ostile all'umorismo, al piacere e al divertimento». La libertà prima di tutto, come spesso nei lavori del maestro britannico, con uomini e donne che si battono per i propri ideali, contro tutto e tutti. Politico, sentimentale, drammatico, a tratti scanzonato, insomma un film di Ken Loach a 360 gradi. Assolutamente da vedere.