29 marzo 2024
Aggiornato 00:30
Cultura

Teatro Valle, dopo 3 anni finisce l'occupazione

Gli artisti e le maestranze che avevano occupato il teatro più antico della capitale ben tre anni fa per opporsi alla privatizzazione hanno dovuto cedere alle pressioni di Comune e Teatro di Roma e lasciare anche il foyer

ROMA - Avevano cominciato tre anni fa per sottrarlo alla dura legge delle privatizzazioni selvagge, e ora dicono basta. Con un vero coupe de theatre, gli attivisti, in gran parte artisti e maestranze, dichiarano finita l'occupazione del Teatro Valle di Roma. Ad annunciarlo sono proprio loro dopo un'assemblea durata tre giorni, che mette così fine a un'esperienza che ha suscitato molte polemiche ma che ha anche mobilitato tantissimi intellettuali e artisti, italiani e stranieri. Il teatro più antico della capitale torna dunque "libero" e «inizia una nuova fase della mobilitazione e della Fondazione», si legge nel comunicato ufficiale. «Stasera tutti e tutte al Valle! – incitavano ieri gli occupanti –. Dormiamo insieme sotto le stelle. Il primo desiderio che esprimiamo è che prosegua il percorso appena iniziato di interlocuzione e che avvenga domani mattina alle 11 – come dichiarato – il passaggio di consegna del teatro Valle al Teatro di Roma».

INATTESO BLACK OUT - Alle 11 puntuale è arrivata l’ispezione dei tecnici del Dipartimento Cultura del Campidoglio, dopo una polemica su un inatteso black out: «Mentre stavamo aspettando i funzionari del Comune di Roma e preparando la conferenza stampa, è stata staccata la luce. Alla faccia della fiducia», scrivevano alle 9 su Facebook gli attivisti. Poi all’alba era iniziato l’esodo ma nella tarda mattinata chiedevano che «il foyer rimanga aperto agli artisti».

NIENTE FOYER PER GLI ARTISTI - Durissima la presa di posizione di Campidoglio e Teatro di Roma. «Roma Capitale e il Teatro di Roma da settimane hanno avanzato una loro proposta per una soluzione positiva per il Teatro Valle. Questa soluzione passa per il conferimento dello stabile al Teatro di Roma, per un forte progetto di rilancio da realizzare anche attraverso la valorizzazione delle esperienze che si sono svolte dentro al Valle in questi tre anni» scrivono Marinelli e il presidente dell’associazione Teatro di Roma, Marino Sinibaldi. E avvertono che un confronto per pervenire alla stesura e alla stipula di una convenzione con la Fondazione Valle Occupato per la futura co-gestione del teatro «può avvenire solo a condizione che il Teatro Valle nella sua interezza venga consegnato a Roma capitale per l’immediato conferimento al Teatro di Roma».