20 aprile 2024
Aggiornato 15:00
«Maleficent» nelle sale dal 28 maggio

Angelina Jolie, una fata femminista

Una splendida fata con il volto di Angelina Jolie che si chiama Malefica ma in realtà è coraggiosa e di buon cuore, e diventa cattiva solo dopo una delusione d'amore: è questa la storia raccontata da «Maleficient», l'attesissimo film Disney nelle sale dal 28 maggio.

ROMA - Una splendida fata con il volto di Angelina Jolie che si chiama Malefica ma in realtà è coraggiosa e di buon cuore, e diventa cattiva solo dopo una delusione d'amore: è questa la storia raccontata da «Maleficent», l'attesissimo film Disney nelle sale dal 28 maggio. L'attrice premio Oscar torna dopo quattro anni sullo schermo con un personaggio straordinario, pieno di fascino e di sfaccettature, anche se nasce da una favola: Malefica, infatti, appare per la prima volta nel 1959 nel film d'animazione «La bella addormentata nel bosco», dove era responsabile dell'incantesimo alla principessa Aurora.

FATA FEMMINISTA - Nella nuova versione diretta da Robert Stromberg, dove la sceneggiatrice è una donna, Linda Woolverton, e Angelina Jolie figura come produttrice esecutiva, il normale confine tra Bene e Male, Buoni e Cattivi, viene superato: Malefica era una fata a capo di una regno incantato, minacciato dalla cupidigia degli uomini, e solo dopo essere stata tradita da uno di questi di cui si era perdutamente innamorata, lancia un maleficio (di cui poi si pente). Nella versione moderna della favola è evidente che Malefica si difende, ma è anche pronta a riflettere sulle proprie azioni e sui propri errori, e a guardare il mondo con sguardo ironico. La fata-strega, infatti, troverà la solidarietà anche della sua vittima, la principessa Aurora (Elle Fanning): Malefica, insomma, diventa una fata femminista, che vuole solo tornare ad essere padrona del proprio destino e vegliare suo regno incantato, dove gli uomini non ci sono.