18 aprile 2024
Aggiornato 10:30
A 70 anni dalla versione Disney

Pinocchio torna al cinema con musica e voce di Lucio Dalla

Arriverà nelle sale il 21 febbraio il «Pinocchio» di Enzo D'Alò con le musiche originali di Lucio Dalla, che ha doppiato anche uno dei personaggi del film, il Pescatore Verde. Una pellicola che ha richiesto 4 anni di lavorazione, a cui hanno lavorato più di 500 persone

ROMA - Pinocchio torna protagonista al cinema in un film d'animazione tutto italiano a più di 70 anni dalla versione di Disney: arriverà nelle sale il 21 febbraio il «Pinocchio» di Enzo D'Alò con le musiche originali di Lucio Dalla, che ha doppiato anche uno dei personaggi del film, il Pescatore Verde. Una pellicola che ha richiesto 4 anni di lavorazione, a cui hanno lavorato più di 500 persone, e alla cui colonna sonora Dalla ha lavorato fino a una settimana prima della sua morte.

A ricordare l'attaccamento del musicista a questo film ci ha pensato oggi il suo compagno Marco Alemanno: «Lucio ha sposato subito il progetto: appena ha visto la prima tavola di disegni di Lorenzo Mattotti si è buttato a capofitto nella scrittura della musica», ha ricordato, sottolineando che «la musica di questo Pinocchio è apparentemente semplice, ma nasconde molte citazioni colte, da Nino Rota a Rossini». Alemanno ha confessato che Dalla aveva un rapporto speciale con il personaggio di Pinocchio: «Lucio non ha mai negato il suo essere piacevolmente bugiardo, e diceva sempre 'più bugiardo di me nella mia vita ho conosciuto solo Fellini'. Ovviamente si trattava di bugie semplici, buone, innocue. Tutta la sua carriera è stata caratterizzata da questo bambino mai cresciuto, quest'eterno Pinocchio: sarebbe stato contento di vedere il film».

Il film di D'Alò, già autore de «La gabbianella e il gatto», riparte dal testo di Collodi, a cui è molto fedele, e punta molto sul rapporto padre-figlio: «Geppetto si costruisce il figlio, e quello scappa perché rifiuta quello che il padre voleva fare di lui: i due personaggi fanno due viaggi di formazione paralleli, poi si rincontrano, e si accettano» ha sottolineato D'Alò. Il film è stato realizzato negli studi di 4 Paesi, Italia, Lussemburgo, Francia e Belgio, e uscirà ora in tutti e quattro questi Paesi, mentre gli autori sperano in una distribuzione anche in Usa, da cui arrivano consensi per questa versione che il regista ha definito «tradizionale ma realizzata con la tecnologia più moderna».