Opere delle Avanguardie russe nei nuovi spazi dell'Ara Pacis
Da domani al 2 settembre saranno in mostra settanta opere di artisti come Kandinskij, Chagall, Rodchenko, Malevich, Tatlin e Goncharova, provenienti da importanti musei regionali russi
ROMA - I grandi artisti delle Avanguardie russe dell'inizio del Novecento arrivano a Roma all'Ara Pacis, nel nuovo spazio espositivo dedicato alle mostre temporanee. Da domani al 2 settembre saranno in mostra settanta opere di artisti come Kandinskij, Chagall, Rodchenko, Malevich, Tatlin e Goncharova, provenienti da importanti musei regionali russi.
Dall'astrattismo al costruttivismo al cubofuturismo - Nella mostra trovano spazio le principali correnti dell'arte russa dell'inizio del secolo scorso, dall'astrattismo al costruttivismo al cubofuturismo. Tra le 70 opere esposte spicca «Lo spazzino e gli uccelli» di Chagall, per la prima volta in Italia, e la celebre «Mosca. Piazza Rossa» di Kandinskij.
Dmitry Shtodin, Ministro Consigliere dell'Ambasciata della Federazione Russa in Italia, ha ricordato che l'opera di questi pittori «rappresenta la vita sociale della Russia di quei tempi, ma il loro percorso creativo ha influenzato l'arte di tutto il mondo, comprese la moda e il design». L'Assessore alle Politiche Culturali di Roma, Dino Gasperini, ha spiegato che questa è la prima mostra ospitata nel nuovo spazio espositivo dell'Ara Pacis dedicato alle mostre temporanee «che è stato raddoppiato, con un miglioramento dei volumi, dei servizi e degli accessi». Con i biglietti di ingresso della mostra sulle Avanguardie Russe si conta di ammortizzare di almeno 80mila euro gli investimenti fatti per il rinnovo dell'area espositiva.