4 ottobre 2023
Aggiornato 01:30
Cinema italiano | Buona giornata

Vanzina nell'Italia degli evasori e dei politici corrotti

Per il suo 53esimo film Carlo Vanzina ha chiamato a raccolta attori comici come Lino Banfi, Christian De Sica, Diego Abatantuono, Vincenzo Salemme, nel tentativo di raccontare attraverso le loro storie vizi e virtù degli italiani

ROMA - Politici corrotti, evasori fiscali, principi in disgrazia, padri falliti, tifosi ottusi: sono questi i protagonisti del nuovo film dei fratelli Vanzina, «Buona giornata» (nelle sale il 30 marzo), che racconta 24 ore di vita italiana attraverso sei storie che si incrociano.
Per il suo 53esimo film Carlo Vanzina ha chiamato a raccolta attori comici come Lino Banfi, Christian De Sica, Diego Abatantuono, Vincenzo Salemme, nel tentativo di raccontare attraverso le loro storie vizi e virtù degli italiani: «E' un film che vuole intrattenere parlando della realtà, raccontando una giornata buffa dell'Italia di oggi, anche attraverso storie di persone che non finiscono sui giornali» ha spiegato il regista.
I ruoli sono stati scritti pensando agli attori che poi li hanno interpretati, dal Banfi senatore che deve evitare l'autorizzazione a procedere al De Sica principe romano in disgrazia: «Volevamo far sorridere con l'aiuto di attori formidabili: negli ultimi anni c'è stata un'esplosione di commedie, ma poche commedie all'italiana. Noi abbiamo fatto un film comico con i comici» ha spiegato lo sceneggiatore Enrico Vanzina.

Il personaggio di Lino Banfi nel film nasce dalle cronache dei giornali: indagato per corruzione e abuso d'ufficio, porta un collega morto dopo un amplesso avuto con un trans a votare contro la sua autorizzazione a procedere in Senato. Ma l'attore non teme la reazione dei politici: «La prenderanno bene perché mi adorano tutti» ha affermato.
Grazie ai Vanzina, Banfi è tornato al cinema dopo molti anni di tv e ha spiegato: «Ho fatto il vecchio Banfi, quello dei miei vecchi film, e mi sono divertito. Ora tornerò in tv a girare qualche puntata di Un medico in famiglia, poi ho in mente una fiction dal titolo «Giochi della gioventù», interpretata da anziani che vogliono divertirsi». Nel frattempo Banfi attende la chiamata di Quentin Tarantino: «L'ho incontrato al Festival di Venezia: mi è corso incontro barcollando e si è inginocchiato ai miei piedi gridando: 'Grande maestro!'. - ha raccontato l'attore - Io gli ho detto che mi sarebbe piaciuto fare il ruolo di un cattivo, uno che sgozza le donne: mi ha promesso un ruolo, ma non so se era ubriaco.... Ora aspetto che mi chiami».