«Thermae Romae», i romani con gli occhi a mandorla
Tratto da un manga di enorme successo, premiato con oscar fumetto. Lucio Modesto, architetto di bagni pubblici nella Roma dell'imperatore Adriano. scopre un tunnel spazio-temporale che lo fa spuntare nel bel mezzo d'un «onsen», un bagno pubblico giapponese
ROMA - Cos'è che unisce l'antica Roma e il Giappone moderno? La risposta è facile: le terme. Quest'inedita connessione l'ha sviluppata, con enorme successo, quattro anni fa la fumettista nipponica Mari Yamazaki, che ha disegnato il fortunato manga Thermae Romae, poi diventato anche un «anime», un cartone animato. Da quel manga, oggi, è stato tratto un film e c'è molta attesa per la sua uscita nelle sale nipponiche, il 28 aprile.
In questi giorni è stato distribuito il «trailer» del film. La trama del «manga» è abbastanza semplice. Lucio Modesto, architetto di bagni pubblici nella Roma dell'imperatore Adriano. scopre un tunnel spazio-temporale che lo fa spuntare nel bel mezzo d'un «onsen», un bagno pubblico giapponese.
Spirito pratico, il romano capisce d'aver trovato un tesoro e comincia a introdurre nell'antica Roma i vantaggi delle innovazioni tecnologiche dei bagni del Giappone del XXI secolo e apre delle terme tutte sue, ottenendo da un lato un grande successo, ma attirandosi odii e invidie, per finire nel centro di macchinazioni politiche tipiche della Città eterna.
Il fumetto, con un potenziale comico enorme, ha avuto un successo esplosivo in Giappone. Le vendite hanno superato i cinque milioni di copie. Ha ottenuto nel 2010 il Gran Premio dei Manga, che è l'Oscar del fumetto giapponese, e il prestigioso premio Osamu Tezuka.
Per il film sono state reclutate due attori molto famosi. Hiroshi Abe, 48 anni, è un improbabile Lucio. Tanto che, nel trailer, quando Lucio spunta nel bel mezzo di una vasca termale giapponese, una sovrimpressione deve avvertire che è un antico romano. Il principale ruolo femminile è svolto dalla bellissima cantante pop e attrice Aya Ueto.