29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Intervista al magazine «The Advocate»

Clooney: Non mi importa se la gente dice che sono gay

L'attore per la prima volta risponde sulla presunta omosessualità: La mia vita privata è privata, e sono felice così. A chi fa male se qualcuno pensa che sono gay?

LOS ANGELES - George Clooney per la prima volta affronta l'argomento «tabù» della sua presunta omosessualità tanto chiacchierata. Intervistato dal magazine Usa The Advocate l'attore ha dovuto rispondere ad alcune domande scomode e ha dichiarato: «Non me ne frega niente se la gente dice che sono gay».

La mia vita privata è privata - Il divo si è sempre accompagnato a donne bellissime, come le sue ultime due compagne Elisabetta Canalis e l'attuale bionda ed ex-wrestler Stacy Keibler, ma nel mondo dello spettacolo sono in tanti a pensare che le sue relazioni siano solo coperture e che l'attore candidato all'Oscar per il suo ultimo film Paradiso amaro, abbia tutti altri gusti in campo sessuale. Divertito dalle domande, Clooney ha continuato a lasciare il mistero, affermando: «E' divertente. Ma l'ultima cosa che mi vedrete mai fare è saltare su e giù dicendo che sono tutte bugie! Sarebbe poco corretto e gentile verso tutti i miei amici nella comunità gay. Non permetterò a nessuno di far sembrare che essere gay sia una cosa brutta».
Clooney, dichiaratamente a sostegno dei matrimoni omosessuali, ha inoltre voluto precisare che non gradisce che la sua privacy venga violata: «La mia vita privata è privata, e sono felice così. A chi fa male se qualcuno pensa che sono gay? Quando sarò morto ci sarà ancora gente che dirà che ero gay. Ma non mi importa affatto.»