28 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Sul grande schermo, come nella realtà

Hawke «divorziato», nuovo ruolo come nella vita con Uma Thurman

L'attore interpreta uno scrittore separato. Nel 2008 il divorziò dall'attrice: «Credo che qualcosa di veramente buono provenga dall'esorcizzare proprio qualche demone nel tuo lavoro»

LOS ANGELES - Sul grande schermo, come nella realtà: Ethan Hawke interpreta uno scrittore americano a Parigi, da poco divorziato, che finisce tra le braccia di una donna bizzarra (Kristin Scott Thomas), nel nuovo film del regista polacco Pawel Pawlikowski, The Woman in the Fifth, già uscito in Francia l'anno scorso e a breve nelle sale britanniche.
«Credo che qualcosa di veramente buono provenga dall'esorcizzare proprio qualche demone nel tuo lavoro», ha spiegato Hawke, in un'intervista a un giornalista del Guardian, fatta in un caffè a Chelsea, New York, non lontano dal suo appartamento. L'attore americano, 41 anni, ha ammesso che la trama del nuovo film sia legata alla sua vita passata: «In molti modi lo è», ha affermato.

Nel 2008 il divorzio da Uma Thurman - Dopo i ruoli in pietre miliari come «L'attimo fuggente» (Dead Poets Society, 1989), o in «Giovani, carini e disoccupati» (Reality Bites, 1994), nel 2004 arrivò il divorzio da Uma Thurman, tra le voci di un tradimento da parte sua con la bambinaia. «Li chiamo anni neri. E' stata molto dura, così dura che neanche lo avevo capito al tempo», ha ricordato, dicendo di essersi sentito «nel mezzo del cammin di nostra vita», come la frase di Dante Alighieri, «dove la diritta via era perduta».
Hawke - scrive il quotidiano britannico - si è rinchiuso in un albergo di Chelsea per due anni, poi è tornato in teatro. Al cinema è riapparso per contemplare l'adulterio in «Before Sunset - Prima del tramonto» (2004) o rubare i soldi ai genitori «Onora il padre e la madre» (Before the Devil Knows You're Dead» 2007).
Nel 2008, poi, il matrimonio con la babysitter, Ryan Shawhughes, con la quale aveva avuto il presunto flirt: ora la coppia vive insieme con i loro due bambini, Clementine, 3 anni, e Indiana, sei mesi. La «seconda paternità», ha spiegato, gli sembra più facile: «Ora ho l'età giusta. Mi piace stare a casa. Quando Mia (la sua bimba più grande) nacque, avevo 27 anni».