1 maggio 2024
Aggiornato 23:30
A ridosso del debutto di Transformers 3

Megan Fox paragona il regista a Hitler e perde la parte

La troupe: «E' una scema e recita come una pornostar»

NEW YORK - A ridosso del debutto di Transformers 3, in uscita il 4 luglio nei cinema americani, emerge la verità sulla mancata partecipazione di Megan Fox. È stato Steven Spielberg, produttore esecutivo del film, a chiedere che l'attrice venticinquenne venisse licenziata dopo aver insultato il regista Michael Bay paragonandolo a Hitler in un'intervista del 2009.

È stato lo stesso Bay a rivelare i retroscena della vicenda in un'intervista al tabloid inglese Daily Mail, in cui ha ricordato che «Spielberg aveva detto: a proposito di quella cosa su Hitler, licenziala subito». Il riferimento è a un'intervista che Fox aveva rilasciato alla rivista inglese Wonderland poco prima che cominciassero le riprese: «Sul set vuole essere come Hitler e ci riesce», aveva detto di Bay, «è un incubo lavorare con lui, ma al di fuori dal set la sua personalità mi diverte in qualche modo perché è irrimediabilmente goffo. Non ha alcuna capacità di relazioni sociali e osservarlo fa tenerezza».

L'attrice, che grazie alla sua partecipazione ai primi due film della saga Transformers aveva conquistato Hollywood con la sua bellezza, aveva inizialmente fatto credere di aver lasciato la parte per cercare altre opportunità. Al suo posto è stata scritturata la modella inglese Rosie Huntingdon-Whitley.

Poco lusinghieri i commenti della troupe a proposito di Megan Fox. Lo sceneggiatore del film Ehren Kruger ha detto in un'intervista per la rivista GQ che «sembrava che le importasse poco del film»; altri membri della troupe hanno scritto su un blog paragonando la recitazione di Fox a quella di una pornostar, e in una lettera pubblicata sul sito del regista hanno raccontato «l'esperienza fastidiosa di lavorare con Megan Fox, che è scema come un sasso».