30 luglio 2025
Aggiornato 21:00
Film documentario

Esce a luglio «Bobby Fischer against the world»

Diretto da Liz Garbus, ha aperto il Sundance film festival 2011

ROMA - Bobby Fischer against the World è il film documentario firmato dalla regista Liz Garbus che ha aperto la sezione dei documentari del Sundance film festival quest'anno. Le scene più efficaci - secondo una recensione di Exclaim - arrivano nel finale, molto dopo gli anni della fama come scacchista.

Tutti conoscono la genialità di quest'uomo, morto in «isolamento» a Reykjavík nel gennaio 2008, e il suo famoso match per il titolo mondiale nel 1977 contro il russo Boris Spassky, una partita che fu più volte interrotta e ritardata dai nervosismi di Fischer per il pubblico, le riprese e i rumori di fondo in generale. Ma dopo la vittoria, a cui seguì un anno di grande esposizione mediatica, lo scacchista americano scelse di ritirarsi in Islanda. Nelle ultime scene del documentario Garbus racconta gli anni da emigrato e «Re in fuga» (dalla giustizia per avere giocato nel 1992 un altro match contro Spassky nella Jugoslavia sotto embargo) di Bobby Fischer, che raggiungono il climax quando viene dichiarato cittadino onorario islandese dopo una fallita estradizione dal Giappone verso gli Stati Uniti.

E' nota la fiera posizione anti-semita di Fischer e tutti ricordano le dichiarazioni ad una radio filippina in cui lui «applaude» gli attacchi dell'11 settembre. Sono gli ultimi momenti sotto i flash della stampa. «Bobby Fischer Against the World» è un lavoro «lodevole», perchè rende una partita a scacchi di circa 40 anni fa piena di suspense e perchè il personaggio è così affascinante ed enigmatico che non è possibile spiegare fino in fondo le sue stravaganze.