28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Cinema

Verdone: «Vittima di stalking. Una persecuzione è durata 3 anni»

«Signore e signorini arrivano a citofonare con insistenza»

ROMA - Carlo Verdone, che nel film Manuale d'amore 3 di Giovanni Veronesi interpreta la parte di un uomo vittima di stalking, racconta di essere stato perseguitato. «Ormai ho confidenza con il comandante della stazione dei carabinieri del mio quartiere e lo chiamo al telefono: Ci risiamo. Signore e signorine arrivano a farmi le poste, a citofonare con insistenza. Ultimamente si presentava una di Lecce, rotondetta, 30-35 anni. Stava di sentinella per ore - ha dichiarato l'attore al settimanale Oggi - una volta che i carabinieri l'hanno fermata per chiederle le generalità ha fatto finta di parlarmi al cellulare: 'Carlo, sto sotto casa tua, guarda sta succedendo una cosa pazzesca? Sì, sì, ci sentiamo dopo'».

In alcuni casi l'assedio ha avuto tutte le caratteristiche per essere definito stalking. «La persecuzione più dura è durata tre anni. Una madre e un figlio scrivevano a me e a mia sorella missive senza senso, in buste dai timbri postali contraffatti, recapitate a indirizzi che è arduo mettere in relazione alla famiglia Verdone: ci vuole proprio un lavoro di scavo. La mia persecutrice mi mandava immagini di case da acquistare a Piacenza, a Ravenna, scontrini di negozi. Una volta fece una filippica: 'Guai a spostare le sedie dal muro, ci vuole l'ordine geometrico'». Per la morte del padre gli scrisse «una lettera anche toccante e si firmò col nome di una celebre psicanalista». «Per il mio compleanno - conclude Verdone - mi inviò un pacco voluminoso che feci aprire dal comandante dei carabinieri. C'era dentro una busta con polvere bianca, risultata poi gesso».