Al festival la super-retrospettiva di John Houston
47 titoli, più completa che al Moma. Oggi la presentazione del libro
TORINO - Un primo assaggio del Torino Film Festival, che si inaugurerà il 26 novembre, si avrà questo pomeriggio. Emanuela Martini, infatti, vicedirettrice della kermesse, presenterà intorno alle 17.00 presso la Fnac di Torino il volume 'John Houston', edito da Il Castoro, circa 320 pagine, corredate da un ampio archivio iconografico, dedicate al regista americano, a cui il festival dedica la principale retrospettiva.
Quarantasette titoli, di cui 42 firmati da John Houston come regista, 2 in qualità di sceneggiatore, più altre 5 in cui Houston compare nelle vesti di attore. Ecco in sintesi i numeri della retrospettiva del festival, che si conclude il 4 dicembre. «E' la prima retrospettiva al mondo, la più completa che viene dedicata al regista» dice ad ApCom la curatrice della rassegna, nonché vicedirettrice del festival, Emanuela Martini. «Un paio d'anni fa - ricorda la critica - lo celebrò il Moma, ma non con tutti i titoli».
Saggi, interviste al regista prima della sua scomparsa, interviste ai figli, l'attrice Angelica e il produttore Tony, queste ultime inedite, compongono l'ossatura principale del volume e ricostruiscono la carriera di uno dei più innovativi autori statunitensi. «Fin dagli anni '40, fu uno dei registi che contribuì ad un cambio di passo, proprio di stile, del cinema americano» racconta la Martini. E se 'Il mistero del falcò (1941) con Humphrey Bogart fu il capostipite del genere noir come lo intendiamo oggi, 10 anni dopo con 'Giungla d'asfaltò Houston fu in grado di influenzare un'intera generazione di cineasti, a partire da Stanley Kubrick, che in «Rapina a mano armata» riprende lo stile visivo e le atmosfere del collega.
E ancora negli anni '70, mentre facevano capolino i giovani autori del calibro di Altman, Houston, ormai avanti negli anni, firmò pellicole come 'Città amarà «con innovazioni stilistiche molto forti che sembravano fatte da un trentenne» conclude Marini.
E a Torino nei giorni del festival sono attesi i figli e i principali collaboratori del regista.