26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Festival cinematografico

Cinema al castello, martedì serata finale

Viaggio tra i set della Campania da «Noi credevamo» alle vittime di camorra nella versione cinematografica de «La ferita»

NAPOLI - Una serata alla scoperta dei film girati in Campania che stanno per uscire o che sono in fase di produzione. Si chiude così domani sera, martedì 21 settembre, la prima edizione della rassegna Cinema al Castello che presenterà dalle ore 21, in collaborazione con la Film Commission Regione Campania, un viaggio tra i recenti set della regione.

La serata vedrà protagonisti Valerio Caprara, presidente designato della Film Commission Campania, Maurizio Gemma, direttore della Film Commission, e Mario Violini, direttore artistico del Napoli Film Festival e prevede l’intervento di attori e registi che commenteranno le clip dei film di prossima uscita girati in Campania.
Tra gli ospiti attesi Renato Carpentieri che racconterà la lavorazione di Noi credevamo, l’ultimo film di Mario Martone recentemente presentato alla Mostra di Venezia.
Tra gli altri film presentati con clip e backstage ci sono Benvenuti al sud, di
di Luca Miniero, Hai paura del buio? di Massimo Coppola, Gorbacioff di Stefano Incerti e Into Paradiso di Paola Landi, che sarà presentato dal produttore Fabrizio Mosca. Luisa Ranieri sarà invece in sala per raccontare la lavorazione del film Mozzarella story, di Edoardo De Angelis.

Il giornalista Federico Vacalebre racconterà invece l’avventura di Passione, il viaggio di John Turturro nella canzone napoletana, mentre il regista Pasquale Falcone e gli interpreti Rosaria De Cicco e Maurizio Casagrande presenteranno alcuni estratti da Il profumo dei gerani.
In sala verranno poi presentate anche le prime immagini di La ferita, il film basato sull’omonimo romanzo che racconta la storia delle vittime innocenti di camorra, da Giancarlo Siani a Don Peppe Diana, fino ad Annalisa Durante.
Al termine dello speciale Film Commission, ci sarà la proiezione de La Bocca del lupo (Ita, 2009) di Pietro Marcello.